L'ETERNO RITORNO
Non vi spaventate, cari amici, non vi annoierò con ciò che non so. Dell’eterno ritorno so solo che la combinazione delle due parole, eterno da una parte e ritorno dall’altra, mi attrae, mi procura l’effetto di una sorta di horror vacui, la paura del vuoto, che toglie il respiro, dà le vertigini, ma attira irresistibilmente. Con queste mie chiamiamole pure considerazioni, vorrei soltanto farvi riflettere sulla vastità di un concetto che unisce due temi di grande impatto emotivo, l’eternità e il ritorno e con questo godere del piacere dell’impalpabile. Al centro di tutto questo, c’è la vita, c’è l’uomo e il suo destino. Si parla dell’essere e di un ciclo temporale che si ripete all’infinito Qualcosa che ritorna eternamente, attimi, brandelli di vita che si ripetono in continuazione, con un andamento curvo sena fine. Un’immagine mi ha colpito: pensate ad una porta aperta, dalla quale si dipartono due percorsi, il primo va verso sinistra e rappresenta il futuro (non poteva essere alt