INCUNABOLO
La strada per l’apprendimento è ardua e Pancrazio aveva deciso di percorrerla tutta, per quanto difficile essa si presentasse. “Ad astra per aspera” aveva sentito dire un giorno da un uomo molto colto e sua figlia Evelina gliene aveva spiegato il significato. Quindi affrontava con serietà e coraggio le asperità che gli si presentavano lungo il cammino verso le stelle. Eccolo allora di fronte ad una parola oscura che nascondeva chissà quali misteri: incunabolo. Come ci fosse arrivato non sapeva nemmeno lui, ma certo il primo impatto non fu favorevole; che sia una parolaccia? Si chiese fra sé e sé. Poi si era rivolto con prudenza a Maurizio per lumi. Benedett’uomo! aveva esclamato quest’ultimo, sempre più meravigliato di fronte alle insospettate curiosità del suo amico. Che ci devi fare ora con i lumi? Aveva scherzato. Ma avrebbe preferito non essere interpellato sull’argomento, tanto ne aveva una conoscenza approssimativa e vaga. Incunabolo hai detto? gli chiese solo per...