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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

INNAMORARSI

                                                                          Avete mai riflettuto, iniziò quel giorno Maurizio, sul dono grande che abbiamo, che consiste nella facoltà di innamorarsi? O dovrei dire innamorarci, ma il mio discorso è in generale, riguarda tutti noi, non solo noi che siamo qui, ma tutti gli uomini e le donne del mondo. Ed è in nome di tutti loro che voglio parlare, includendoli nel “noi” col quale seguiterò ad esprimermi. Ti prego di non includere anche me, disse Pancrazio, perché io mi sono innamorato tantissime volte, ma voglio bene solo a Giulia, anche se a volte mi fa incazzare, perché è una testa dura, vuole avere sempre ragione lei! Maurizio ormai era abituato alle continue interferenze dell’amico ed aveva deciso di non dar loro seguito, anche se doveva riconoscere che alcune volte le sue stravaganti osservazioni gli avevano offerto il destro per approfondimenti non disdicevoli.   È una cosa che avviene all’improvviso, continuò dunque, e può a

GIORNI PREZIOSI

                                                                     Oggi voglio farvi una prolusione, iniziò a dire Maurizio. Oddio no! Insorse Pancrazio. Perché, cosa ti abbiamo fatto? Se qualcuno ti ha fatto incazzare, dillo a me che lo sistemo per le feste. Ma no, ma che dici, l’argomento di cui vi voglio parlare è troppo importante, tanto da meritare una prolusone, parola sontuosa, che non uso volentieri, perché sa troppo di accademia e noi non siamo qui per fare accademia, se non d’accatto. Avevo sentito preclusione e avevo pensato che volessi chiudere la scuola. Si giustificò Pancrazio, comunque la vedo proprio nera e sventagliò un rapido sguardo sulle teste degli altri allievi, per sondarne gli umori, oggi il Maestro è proprio su di giri. La prolusione, riprese paziente Maurizio parola composta da “pro” e “ludere”, giocare, che letteralmente vuol dire “che precede il gioco”, letterariamente è una introduzione… Lo dicevo, insorse Pancrazio, avevo ragione o no? Chi

TOMBOLARE

                                                                               Ah, ah! Fece Pancrazio, questa volta la risposta è facile e non si può' sbagliare, “tombolare” significa giocare a tombola ed è quello che facciamo a Colleminuccio, tutti gli anni, la sera della Vigilia di Natale, per aspettare l’arrivo di Gesù, che discende a mezzanotte. Si, come la Befana, interferì ridendo Sebastiano, dalla cappa del camino. Mi dispiace, disse rammaricato, Maurizio, rivolto a Pancrazio, mentre con una mano faceva cenno a Sebastiano di contenersi, questa volta hai “tombolato” anche se non è Natale, “tombolare” significa cadere in avanti, ruzzolando a capofitto, come dire fare un capitombolo, che è il sostantivo che deriva direttamente dal verbo “tombolare”. Guarda che io, quanto a sostantivo ho fatto ben poco, sempre poca roba. Solo una volta, giocando a sette e mezzo, ho fatto saltare il banco, con un sette e mezzo legittimo. Ma quella è stata un’occasione unica, con una bel