A PA'...
Considero da sempre Pasolini uno dei miei autori di riferimento. Amo tutto quello che ha realizzato come poeta, romanziere e regista. Anche con il fine polemista degli Scritti corsari mi trovo spesso in sintonia. Ma non sempre. PPP (autore sconosciuto) In particolare, trovo il suo giudizio sull'Italia del boom economico abbastanza viziato da una lettura romantica e nostalgica del paese agricolo, analfabeta e sottosviluppato che ci eravamo lasciati alle spalle. Già Italo Calvino glielo aveva fatto notare, sebbene sbagliando in maniera madornale il termine di riferimento (e mandandolo così su tutte le furie). Ciò che Pasolini rimpiangeva non era certo l'Italietta piccolo borghese e bigotta (oltre che tendenzialmente fascista), splendidamente fotografata negli aforismi di Ennio Flaiano. L'Italia rimpianta da Pasolini era quell'accolita di contrade di nobili tradizioni che esprimevano, nelle città come nelle campagne, una cultura profonda e millenaria. Ma non scord