LINO BEFACCHIA
Lino Befacchia Il saluto e l'affetto degli amici è arrivato in collina, dove sotto il portico del casale dei filosofi (cit.) passo il tempo e cerco di completare il mio cammino e trovare il senso dell'essere. Impresa ardua: non riesco a volare alto, perché ad ognuno di noi è dato un suo sentiero da percorrere, un'erta da salire. I compagni di viaggio si sono arresi, i pochi in verità, e sono altrove. Anche la compagna di una vita si è allontanata. Così, tra albe e crepuscolo, aspetto gli annunciati ospiti che da anni promettono il loro arrivo. Qualche viandante, tartufaio o cacciatore, si muove schivo, per tema, Intanto Le bolle cercano di essere liete, ma sono obbligate loro malgrado a restare in silenzio nel buio della terra. Vorrei foste qui tutti, quelli che hanno il mio colore e le mie dolenzie, ai quali mi lega l'esperienza vissuta e quelli che guardano, affaticati da un tempo 'fluido e senza dimensioni né archetipi, il futuro con sospetto e ...