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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

LINO BEFACCHIA

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    Lino Befacchia   Il saluto e l'affetto degli amici è arrivato in collina, dove sotto il portico del casale dei filosofi (cit.) passo il tempo e cerco di completare il mio cammino e trovare il senso dell'essere. Impresa ardua: non riesco a volare alto, perché ad ognuno di noi è dato un suo sentiero da percorrere, un'erta da salire. I compagni di viaggio si sono arresi, i pochi in verità, e sono altrove. Anche la compagna di una vita si è allontanata. Così, tra albe e crepuscolo, aspetto gli annunciati ospiti che da anni promettono il loro arrivo. Qualche viandante, tartufaio o cacciatore, si muove schivo, per tema, Intanto Le bolle cercano di essere liete, ma sono obbligate loro malgrado a restare in silenzio nel buio della terra. Vorrei foste qui tutti, quelli che hanno il mio colore e le mie dolenzie, ai quali mi lega l'esperienza vissuta e quelli che guardano, affaticati da un tempo 'fluido e senza dimensioni né archetipi, il futuro con sospetto e

EDELWEISS

  Che hai, Maurizio? Chiese Chiara; da quando sei tornato, non trovi mai pace. Maurizio rimase immobile e lasciò trascorrere qualche attimo, prima di rispondere, gli occhi fissi sul foglio che aveva davanti. Talvolta, disse poi, sollevando lo sguardo dalle carte e rivolgendolo verso il suo uditorio, con un tono di voce lontano, come trasognato, che fece drizzare tutte le orecchie – ecco ora dirà qualcosa di importante, pensarono tutti --   ho la tentazione di fare come Orfeo, di voltarmi indietro e ripiegarmi sul passato, anche più recente, per lasciare libero sfogo ai ricordi e capire come e quanto io sia cambiato da quello che ero prima, rinunciando al mio proponimento di non farmi prendere dalla nostalgia del vissuto e ben sapendo che quello che è stato è stato, ma viene mitizzato dalla mente, che col passar del tempo, tende a dare ad ogni cosa un significato particolare, che all’epoca non aveva, mentre il presente, cioè quello che ci   sta succedendo in questo momento, ci app