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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

DOMENICA DELLE PALME II

                                                                    I Quando aveva parlato con i suoi amici del Circolo, a proposito del Comitato che si era costituito al paese di sua moglie, per i festeggiamenti pasquali, Pancrazio non era stato del tutto onesto; aveva per esempio taciuto sul fatto che quel sedicente Comitato, composto dal parroco, la sua perpetua, due pinzochere e un sacrestano in pensione, aveva tra l’altro deliberato di fare una processione per emulare l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, che, come si sa, avvenne a dorso di un asinello, tra due ali di folla che lo acclamavano Maestro e che, per fare ciò, il parroco si era rivolto di nuovo a Pancrazio, pregandolo di concedere graziosamente in prestito   alla comunità l’asino che aveva il contadino che coltivava la proprietà della consorte. Ma la cosa più rilevante su cui pure il desso aveva tenuto all’oscuro i suoi ospiti, era che egli si era impegnato a svolgere nella processione il ruolo del grande sacerdote, m

DOMENICA DELLE PALME

                                                                           Sebastiano, dammi un caffè veloce-veloce. Disse Pancrazio, appena entrato nel locale dove gli altri erano già riuniti. Come mai, tanta fretta? Gli chiese l’amico al bancone. Oggi è un giorno speciale e non ho tempo da perdere con voi. Alla faccia della gentilezza, lo apostrofò dal tavolino più vicino, Oreste, non hai tempo da perdere con noi! E cosa devi fare di tanto importante? Non sarei tenuto a dirvelo, ma tanto che ci tenete, vi informo che a Colleminuccio si è costituito un comitato per la celebrazione della Domenica delle Palme e il parroco del paese ha pensato a me per un compito molto importante. Sentiamo-sentiamo, interloquì Silvana, la cosa comincia a diventare interessante: cosa ti ha detto di fare? Siccome ho finito da poco a potare le piante di ulivo e con le potature ho fatto un bel mucchio, che poi utilizzeremo per accendere il fuoco nel camino, il parroco, che in passato è stato

APRILE DAL PASSO GENTILE

                                                                            Pancrazio, perché guardi il calendario? Sto aspettando che finisca marzo. Perché, ad aprile succede qualcosa di importante? No, succede che è finito marzo, ad oggi mancano solo due giorni. E allora? Posso girare la pagina. Tutto qui? Qui come altrove. Chiunque abbia un calendario. Ad aprile, comunque farà più caldo, mi potrò levare la maglia di lana e forse torneranno le rondini, a Colleminuccio non se ne vede ancora una. E poi, che vuoi? Ad aprile mi sento più leggero, mi si accendono molte fantasie e sogno l’estate, ma per fortuna è ancora lontana. Come sarebbe a dire, per fortuna? E, sì; non vorrei che giungesse troppo in fretta; non sono ancora pronto a godermela come si deve. Così sfoglio il calendario, sperando in aprile, che venga pian piano, con passo gentile e mi conduca, giorno dopo giorno a maggio, dove sosterò per riprendere fiato, prima di tuffarmi nel caldo di giugno. A lug