LA STRONZATA
Sentite che stronzata, disse Pancrazio entrando nel locale, fragorosamente come al solito; poi si arrestò sulla soglia, con la mano ancora sulla maniglia della vetrina d’ingresso, cazzo! Qui è tutto nuovo! Cominciò a mormorare tra sé, ma a voce alta, Complimenti Sebastiano, ecco perché il bar è rimasto chiuso tutta l’estate, hai fatto una super ristrutturazione! Bello, ora sì che il Circolo può riprendere l’attività: mi siete mancati tutti, lungo questo tempo e si guardò in giro, cercando con gli occhi gli altri soci che non c’erano; c’era solo Maurizio che alzò il naso dal giornale e fece un breve cenno di saluto, stavi dicendo qualcosa? chiese. Pancrazio mollò finalmente la maniglia della vetrina che si chiuse automaticamente, si accostò al primo tavolino e togliendosi la giacca che appese alla spalliera di una sedia, si sedette a cavalcioni su di essa, poggiando i gomiti sulla stessa spalliera ed in