UNA NOVELLA antica
Estate. Lui era cosciente di quello che faceva e sapeva che non poteva favorire il nascere di speranze o aspettative, entro di sé, non oltre un certo limite. Quel limite che era in lui; per quello che stava nascendo, non c'era futuro e lo sapeva. Certo, la circostanza fortuita e fortunata dell'incontro con Maria - doveva ammetterlo – aveva portato nuova linfa al suo animo debilitato e fatto scorrere sangue fresco nelle sue vene; era stata la cosa più bella che gli fosse capitata da molto tempo a questa parte Ma d'altra parte, perché negarsi quest'ultimo piacere? La gioia che provava a godere di quella illusione che l'entusiasmo genuino di quella donna ancor giovane, forte e coraggiosa, gli provocava, era una cosa che andava oltre ogni possibile immaginazione ed infondeva una speranza di possibili capacità non ancora esaurite per il suo organismo, ma non tanto da far perdere il senso della realtà. Maria dimostrava un'affettuosità sincera nei confronti di tutti