LANA CAPRINA
Zia Gina (Dio l’abbia in gloria), quando si discuteva di cose futili, senza costrutto, usava dire “non fate i ponti dove non corre l’acqua”, in quanto ai suoi tempi i ponti si costruivano solo per superare corsi d’acqua. Se non c’era un fiume da attraversare, era inutile costruire un ponte; viadotti all’epoca, niente. Il Ceppo (TE) - 2019 Con una testimonianza molto più antica e autorevole, lo stesso concetto di inutilità del parlare di certe cose, fu espressa da Orazio, dicendo ce si trattava di questione di lana caprina, espressione che è rimasta intatta anche al giorno d’oggi. A pagarne lo scotto qui è la lana delle capre, ritenuta allora di infima qualità, quindi se un discorso non ha senso, tempo sprecato a parlarne, come sarebbe se discutessimo della lana caprina. Le capre non hanno mai goduto di buona letteratura, non solo per la lana, ma per molte altre caratteristiche, come il cattivo odore (puzza come una capra), la testardaggine, (che si manifesta con l’istinto a da