BERLICCHE
Maledetti comblottisti, negazzionisti e fangulisti della malora. Pancrazio era su tutte le furie. Giulia mia s’è beccato il virus. No, per la verità, al tambone è risutata negativa, ma lei dice di essere sincopatica ed ora ha deciso di dire no a tutto. C’è il virus? No, non c’è. C’è il diavolo che ti porta? No, non c’è. C’è la mana sanda? No, non c’è. Effettivamente Giulia sembrava un’indemoniata. Che mangiamo oggi? Osò chiedere, ed ecco la reazione della donna esasperata. Brandendo il mattarello, con fare minaccioso, andò verso, il marito inerme. Evelina, figlia mia, aiuto, salvami tu, tua madre è impazzita e mi vuole uccidere. Pancrazio era uscito digiuno ed aveva lasciato sole le due donne; Evelina aveva disarmato la madre senza difficoltà ed ora, in perfetta sinfonia, di cui egli avvertì solo l’inizio (le prime note piacevoli di libertà), si davano da fare per preparare qualcosa. Troppo tardi,