PROLISSO
LO SPIFFERO Lo sapete? Proruppe Pancrazio, appena entrato nel locale, qualcuno è andato a spifferare a Maurizio che i suoi scritti sono troppo lunghi e professi e che la gente si scoccia a leggerli. E lui? Chiese Sebastiano. E’ incazzato come una iena, ma non lo fa trapanare. Insomma, cosa è successo? Chiese Oreste, non ho capito un tubo di quello che hai detto. Pancrazio lo riguardò tra offeso (per sé) e impietosito (per la deficienza dell’amico): non ti sei ancora svegliato, questa mattina, o io parlo arabo? Intervenne Silvana a placare gli animi: Pancrazio ci ha detto, spiegò paziente, che a Maurizio qualcuno ha detto che egli scrive in maniera prolissa. E allora? Replicò quello. Qua viene il bello, annunziò Pancrazio trionfalmente, rivolgendosi a tutti e a nessuno; Maurizio ha preso carta e penna e si è allungato in una lettera di risposta che a dire prolasso è poco. Egli ha voluto spiegare all’impunito, come sa fare lui, cosa significa scrivere lun