Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

NUVOLE

                                                                                Passano le nuvole a frotte in questo ultimo giorno di ottobre, dirette da ovest verso est; sembrano plotoni di un esercito sparpagliato e disorientato, con il tempo incerto, in alcuni momenti, ancora ridente di sole, ma con folate di vento e caldo anomalo ed hanno fretta di arrivare, ma non si sa dove; forse hanno percepito il senso della fine e vogliono concludere prima del sopraggiungere dei Santi, tutti convocati per domani nel gran convegno annuale sulla Terra (uffa, che noia!), cui farà seguito un’altra grande riunione, più silenziosa, e mesta, quella dei morti (ma non ci possono lasciare in pace, che ci vengono a chiamare ogni anno per questa processione senza senso!). E debbono essere veramente tanti, se vale la regola che l’uomo con la clava è uguale a quello col bazooka, passando per le varie fasi dell’evoluzione, fino alla bomba fine di mondo. Domani la scena sarà totalmente assorbita dalla

SCONCERTO

                                                                                  Caro amico Achille, l’immagine del piatto con l’olio e il cucchiaio, con la quale, gentilmente, hai voluto chiosare le mie note sul “trasecolare”, magnificando un tesoro della nostra terra, come giustamente ha rilevato Lucio, mi ha in qualche modo sconcertato, nel senso che mi ha scombussolato i pensieri e mi ha fatto riflettere, riportandomi e te ne sono grato, dalla sfera ideale, alla viva realtà delle cose buone, intesa come contraccettivo alla tendenza che io sicuramente ho, insieme ad altri, a esasperare ogni concetto, a fini puramente teorici, (dico ad uno e dico a tutti, vero Lucio?). E qui, a conferma di quanto appena detto, vorrei entrare in un campo, di cui tu sei maestro, quello della musica, per far arrovellare i nostri amici del Circolo dell’Abecedario, sul significato del verbo “sconcertare” e, a tal uopo, se sei d’accordo, lascerei la parola a Maurizio, appena arrivato al Bar dell’Olm

TRASECOLARE

                                                                      Vi è mai capitato di trasecolare? Chiese Maurizio ai suoi attoniti ascoltatori; io avevo dimenticato che esistesse un termine così singolare ed oggi l’ho risentito, sul bus, da quel distinto signore che sedeva nel posto davanti a me, “trasecolo”! Ad un tratto, ha detto, a proposito di quello che sta avvenendo nel mondo “e nessuno fa nulla per fermarli!”, ha aggiunto ed anch’io ho trasecolato.   Trasecolare è un verbo di rara bellezza, che rappresenta lo stadio ultimo nella vasta gamma di espressioni che usiamo per manifestare la nostra meraviglia di fronte ad un evento che ci colpisce, ed esprime il massimo grado dello sbalordimento, tale da farci sentire proiettati fuori dal secolo e questa è un’esperienza che solo pochi possono fare… ‘Mbè, mio nonno ha trasecolato, intervenne Pancrazio in controcanto. È morto a 103 anni ed ha trasecolato dal 1899, fino al 2002. Trasecolare, riprese Maurizio, vuol dire usc