IL MISTERO DELLA RUVA STRETTA
C’è una ruva nel mio ricordo, ‘la ruvetta’ la chiamavamo mio fratello ed io, affettuosamente, e non perché ne avessimo una conoscenza particolare, né perché lì fosse avvenuto qualcosa di memorabile ed affascinante, ma proprio per l’inverso, per il fatto che non ne sapevamo niente, ma eravamo portati a fare ogni sorta di fantasticherie da ragazzi, per i silenzi omertosi degli adulti, quando si parlava di quel posto e perché, deludendo ogni nostra attesa e speranza, lì, non avvenne mai nulla di così strabiliante da farci sognare ancora di più. Tranne una volta. La ruva è un vicolo, di per sé, un posto poco igienico e sicuro. Se poi è stretta, la cosa si fa allarmante. Mettici che può essere anche lunga e senza vie laterali di scampo, e vedrai che nessuno si azzarderebbe ad imboccarne una, senza le dovute precauzioni. Perché lungo il percorso, può capitare di tutto. La ruva è un mondo a parte, dove le garanzie normali di sicurezza e di legalità, sono temporaneamente sospese. Due p