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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

RICORDO DI BOLOGNANO

      C’è una luce in ogni ombra, c’è un rifugio in ogni landa, c’è un cuore che ti aspetta, anche quando sei lontano e tutto   è buio davanti a te.  Breve sosta. Nessuno di voi è mai stato a Bolognano? Chiese Maurizio all’attento uditorio riunitosi in numero (Pancrazio, Sebastiano e Silvana, al servizio dietro il banco che tendeva l’orecchio tra un caffè e un cappuccino), ebbene c’è una speranza che nasce da un posto improbabile, come Bolognano. Ascoltate il mio racconto in modalità musicale.   L’accompagnamento potrebbe essere RECUERDOS DE LA ALHAMBRA di FranciscoTàrrega, eseguito da Andrès Segovia, chitarra. Fece partire la musica sommessamente, pochi accordi di chitarra e poi le prime note che si insinuavano tra le righe e cercavano di far rivivere il ricordo, a tratti dolce, melanconico, infine doloroso, che dalle sue parole doveva emergere. Gli occhi degli ascoltatori seguivano lo spartito-scritto, mentre la voce dell’oratore, pronunciava con tono amorfo e qua

BACIAPILE

                                                                           Maurizio sfogliava distrattamente IL GIORNALE diSallusti, portato al Circolo da ignoti, ed ogni tanto si soffermava su un titolo. Leggendo Oggi Draghi ha incontrato il capo della Lega Salvini e il capo della CGIL, Landini, notò che due sole lettere facevano la differenza tra i due nomi, mentre la distanza tra le due uomini     potrebbe essere paragonata  a quella che corre tra il diavolo e l’acqua santa. Dialogo costruttivo con l’uno e con l’altro, senza però un accordo su niente. Nel frattempo, tendeva l’orecchio a ciò che dicevano in una accesa discussione Pancrazio e Sebastiano, contornati da alcuni avventori occasionali: Baciapile a me? Vociava Pancrazio, tu ragazzino non sai nemmeno cosa significa questa parola! Ma se vai in giro con Il Messale sotto il braccio! Lo porto perché mia figlia mi ha pregato di comprarglielo ed io l’ho fatto, entrando per la prima volta in una libreria cattolica; Ev

LA DISCREPANZA

                                                                Chi di voi non ha mai avuto una discrepanza? Chiese inaspettatamente Maurizio, allo sparuto uditorio, che era riuscito a racimolare per quel primo giorno di riapertura del Circolo. Voglio cominciare con questa domanda semplice, per saggiare lo stato, il livello intellettuale al quale vi trovate, dopo sei mesi di inattività. Intervenne subito Pancrazio, sempre pronto ad ogni sfida culturale e con molto sussiego, aprendosi, (con un certo sforzo, per vincere quel pizzico di riservatezza, che ancora lo legava),   ai ricordi della sua vita intima da bambino, disse, fingendo una certa disinvoltura quasi sfrontata: io da piccolo più volte sono andato incontro a seri inconvenienti con la pancia, perché mangiavo troppo e   la pancia si induriva; doveva intervenire il medico, il quale ordinava a mia madre di farmi una peretta di acqua calda, appunto per evitare una discrepanza. Maurizio, strabuzzando gli occhi, e cercando