L'ARCHIVIO DEI SOGNI
L’ARCHIVIO DEI SOGNI Esistono archivi dove vengono stipati i nostri sogni. Si trovano nelle calette abbandonate, che oltre al vento, alle onde e le strida dei gabbiani, hanno conosciuto le prue agili, le poppe opulente dei navigli, che nei secoli, sotto forme diverse, hanno costeggiato, approdato e poi si sono allontanati in una scia di spuma fosforescente. Oppure nei casolari, ridotti a buchi neri nelle notti, con il contorno biancheggiante di qualche rudere o muro sbrecciato, a testimoniare, che là, c’è stata vita. Magari, a maggior prova, un palo ancora eretto lì accanto, con una lampada che da tanto non dà più luce alla via maestra scomparsa anch’essa sotto un intrico di sterpi e fogliame inestricabile, col il suo piatto portalampada basculante nella notte, inutilmente cigolante ad ogni alito di vento ed un filo elettrico che pende, inerte e innocuo.