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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

ADDIO LUGLIO

                                                                           META’ ESTATE Addio dolce luglio…pensava ad alta voce Maurizio, guardando l’azzurra distesa del mare dal terrazzo della “Battana”, alle prime ore del mattino del 31 del mese che a lui piaceva di più dell’estate. Dolce? Insinuò Pancrazio, sempre pronto a cogliere le parole dette o pensate dal suo Maestro. Dolce, sì, almeno nel ricordo, anche se mi rendo conto che in questa estate, non è stato proprio il massimo… Ma che dici? Insistette Pancrazio; è proprio il massimo che ci ha dato, nel bene e nel male, qui da noi con un caldo da spaccare le pietre, altrove, al nord, con grandinate da spaccare i tetti delle case, per non parlare di campi distrutti e auto ammaccate. A me, comunque, dispiace che sia finito, proprio quando sembrava aver raggiunto un grado di moderazione accettabile, così da potersi riabilitare, se avesse avuto più tempo. Questa è la storia dei mesi che si fanno prestare i giorni dai mes

EFFIMERO

                                                                                  Uno dice “effimero” e subito si pensa al vulcano. Le bocche effimere dei vulcani in eruzione. Ma “effimero” è un termine di portata amplissima. Quella mattina, in riva al mare, Maurizio aveva un aspetto sognante: forse non era ancora del tutto sveglio. Deriva dal greco “epì” sotto e “emera” giorno e significa letteralmente che dura un   giorno. Come aggettivo, vuol dire, “di breve durata”, come sostantivo, assume il tono fatalistico del tempo presente, nel suo momento transeunte e caduco. Viviamo sotto l’egida dell’effimero. L’effimero è presente dappertutto. Rappresenta la condizione vera della nostra esistenza. Anche il mare è “effimero”? chiese ingenuamente Pancrazio, che di fronte allo spettacolo che aveva davanti, non riusciva a contenere il proprio entusiasmo e non accettava quella intonazione del maestro, a suo parere, troppo pessimistica. Maurizio lo guardò a lungo, incerto su cosa r

IL GIGANTE CHE SI ASCIUGA I CAPELLI

                                                                 Il mese di luglio 2023, sembra destinato, secondo gli esperti, a quattro giorni dalla fine, a raggiungere il non invidiabile record del mese più caldo di sempre, a livello globale, con punte di calore letali in varie parti del pianeta e conseguenti disastri ambientali, come tempeste tropicali un po’ dappertutto e grandine con chicchi di dimensioni inusitate, dovuti al cambiamento climatico in corso, per cui si è passati dalla fase del “riscaldamento globale”, alla nuova dicitura di “ebollizione globale”. Da noi, come ogni anno, al culmine dell’estate, la fantasia dei meteorologi, ha ripresentato la faccia truce di Caronte, tratto fuori dall’Inferno in cui l’aveva confinato Dante, per sbatterlo in prima pagina agli onori della cronaca stagionale, così, tanto per darci un assaggio di quella che potrebbe essere una condanna definitiva per noi reprobi, tra fuochi e fiamme, da una parte e freddo gelido dall’altra. Ma c