Post

IL CONFORMISTA

Immagine
Ci pensava già da qualche giorno, quel fatto di andare a scuola con i jeans strappati alle ginocchia, guidando la macchina di suo padre, il quale poveretto era costretto ad andare in ufficio a piedi, non gli sembrava affatto un gesto rivoluzionario. Poi quando avevano fatto l’occupazione, con quella buffonata dell’autogestione, le istituzioni scolastiche tutte consenzienti, come a dire lasciamoli giocare sti ragazzi, debbono imparare cosa sia la responsabilità, tutti momentaneamente felici di abdicare alle loro funzioni, per un tempo stabilito, in nome di un rito entrato a far parte del sistema, in cui ci si era illusi di stare veramente scrivendo pagine gloriose di storia della liberazione giovanile, dal giogo dei parrucconi, tra quelle chitarre bistrattate da ragazzi modello papa-boys, o quei proclami roboanti di formule sinistrorse, di cui tutti ignoravano il significato, ripetute in quelle assemblee inconcludenti, aveva avuto la sensazione di non essere proprio al suo posto, no...

POVERO DIAVOLO

Immagine
Povero diavolo o povero Cristo? Semplicemente ‘cristiano’, risponderete voi. Giacchè, sì, da quando Paolo sdoganò la religione cristiana estendendola anche ai gentili e quindi a tutto il mondo, ecco perché quella che si pratica a noi è una religione ecumenica e cattolica, noi abbiamo cominciato a pensare che qualsiasi uomo debba essere cristiano e quindi chiamiamo ‘cristiano’ qualunque uomo, specie se messo un po’ male, sull’esempio del povero Cristo dell’Ecce Homo. Come sapete, Pilato, convinto del fatto che Gesù era innocente, e con l’intento di risparmiargli la pena di morte pretesa dagli scalmanati ebrei montati dalla cricca del Sinedrio, pensò bene di offrire al popolo, in cambio, una punizione esemplare per il sedicente profeta, tale da soddisfare la sete di sangue dei più accaniti. E lo fece fustigare ben bene, per mostrarlo poi alla folla, pensando di placarla, martoriato e sanguinante, dicendo “Ecco, questo è l’uomo che volete morto!”, sottintendendo “non vi sembra che ne abbi...

VI PRESENTO ALFREDO

Immagine
Il 16 agosto di quest’anno, saranno tre anni che Alfredo ci ha lasciato. Non perché se ne volesse andare, ché anzi sarebbe stato propenso a restare, almeno per un altro tratto. Ma quando ha saputo che il suo tempo era terminato, ha accettato di buon grado la sorte che gli era capitata e come ogni buon viaggiatore, alla fine del viaggio, mette a posto le sue cose e riposa tranquillo, egli ha sistemato le sue, ultime ed ha atteso serenamente la fine. Certosa di Bologna Monumento ai caduti della Grande Guerra. 2018 - Ma sì – ebbe a dire a me, per telefono, dandomi la triste notizia della sua grave malattia – ho 80 anni, le mie figlie sono sistemate e non dovrebbero avere problemi economici, mia moglie ha le figlie e i nipoti, io posso anche morire. Si scrisse un bel necrologio, definendosi socialista e anticlericale, dettò le sue ultime volontà in merito al trattamento del suo corpo dopo la morte, alla cerimonia funebre, da eseguire in forma laica, col solo accompagnamen...

PERSEVERARE

Immagine
“Sono andato a letto con un senso di straniamento; più volte mi era venuto in mente, così, senza motivo, il motto latino “perseverare diabolicum”. Poi, quando mi sono addormentato, mi sembrava di essere in uno stato di dormiveglia. Ero cosciente di dormire, ma avvertivo la realtà intorno a me, come da sveglio. “Diabolicum” pensavo, se c’è il diavolo, c’è il peccato ed allora la perseveranza è una virtù solo religiosa, non una prerogativa dell’uomo libero da vincoli, che agisce secondo coscienza.” Brunetto Brunori, uno dei comandanti delle forze fiorentine di Ferruccio Ferrucci, scampato miracolosamente alla morte nella battaglia di Gavinana (03/08/1530) nonostante fosse trapassato da una lancia. Presso Madonna Dell'Acero, Lizzano in Belvedere (BO) - 2012 Maurizio diceva queste cose a Chiara che lo ascoltava senza una particolare voglia di starlo a sentire, pensando ad una di quelle tirate tipiche del carattere del suo fidanzato. Tuttavia, rispose accondiscendente: “Mi p...

CONTRASTO

Immagine
E’ quasi lapalissiano: contrasto, è “quasi uno star di contro”, dice sbrigativamente il Dizionario etimologico on line, senza aggiungere altro. Quindi il contrasto presuppone una opposizione. Il discorso potrebbe finire qui, se non fosse che questi due ragazzi, Maurizio e Chiara, da quando abbiamo dato loro la possibilità di dire la loro su ogni argomento, si sono impossessati di questo Zibaldino e la fanno da padroni. Se gli dai il dito si prendono il braccio ed allora prima di dire basta dobbiamo sentire cosa ne pensano loro. Wiligemo, Scene dal Vecchio Testamento (Duomo di Modena) - 2012 Chiara sarebbe d’accordo “ma sì, cosa vuoi dire di più; abbiamo già parlato nel post precedente di divisione e di opposizione, anche se dopo il discorso ha preso una piega tutta sua, ma ora non mi sembra di caso di ritornarci”. “Perché no?” è intervenuto Maurizio, non voglio dire il Bastian contrario di sempre, ma comunque, che cavolo, giusto in tema di contrasto, egli è ancora dall’altra...

DISSIDIO

Immagine
Chiara: Sono piuttosto avvilita; se mi guardo intorno non vedo che guerre e crimini. Sembra che l’odio prevalga di gran lunga sull’amore. Tutto è una tremenda divisione, ci sono fratture da ogni parte; non pensi anche tu che il nostro mondo per alcuni versi sia orribile? Maurizio: Non so che dirti, l’argomento è troppo vasto. Certo è che, il concetto di divisione sembra prevalere su quello di unione. C.: Sarà mica opera del diavolo? Secondo gli studiosi di etimologia, il diavolo era il separatore per eccellenza: dal greco “dia”+ “ballo”, colui che metteva ostacoli, che poneva fratture. Con l’avvento del cristianesimo, poi, è diventato il tentatore, quello che si prefigge lo scopo di dividere Dio dalla sua creatura, l’uomo. E vuoi sapere qual è la parola che si contrappone esattamente al diavolo, indovina un po’? E’ “simbolo”. Wiligelmo Scene dal Vecchio Testamento (Duomo di Modena) - 2012 M.: perché il simbolo dovrebbe fare da contraltare al diavolo? C.: Semplicemente perché ...

SHAKESPEARE 2019

Immagine
C’era un che di mesto sul suo volto, un sorriso appena accennato, forse solo un’ombra che ne rendeva imperscrutabile lo sguardo. Una punta di fierezza nascosta, dietro un muro di silenzio accomodante ma non accattivante. Palcoscenico visto dall'alto - Cesena, 2013 - Puoi lasciare la mia carrozzina, mi disse, ho i freni per rallentare. - Mi fa piacere trattenerti. La strada è leggermente in discesa e non vorrei che prendessi troppa velocità. - Ti ho detto che so frenare…ma tu, chi sei? - Sono Maurizio, tu non mi conosci: ti ho visto, appena sei apparsa da quella via. Ti ho notato subito ed ho provato immediatamente il desiderio di venirti a parlare. - Ti faccio compassione, il tuo è un sentimento di pietà. - Tutt’altro! Io sento già di volerti bene e vorrei fare qualcosa per te. - Senti a me. Lasciami andare, Non c’è nulla che tu possa fare per me. Vai, vedo lì una ragazza che ci guarda. Sta aspettando te? - Quell...