LA MORTE
Ho visto mio figlio in una bara e questa è stata in assoluto la cosa più straziante ed inaccettabile che io abbia dovuto affrontare nella vita, l’ultima alla quale mi sarei aspettato di poter sopravvivere. L’ho visto in un video girato da mia figlia Valentina, perché le mie condizioni fisiche non erano tali da consentirmi di essere presente alla cerimonia funebre, svoltasi a Bologna a gennaio scorso. Mi è parso di notare che, contrariamente a quanto accaduto in altre occasioni del genere, nelle quali il corpo del defunto, disteso sul catafalco, appariva come appiattito, con il volto solitamente atteggiato ad una serenità innaturale, data dal rilasciamento dei muscoli facciali, il busto di Giuseppe sembrasse proteso in avanti, forse per l’inclinazione della bara, con in volto un’espressione consapevole, quasi pensosa. Ho provato, oltre allo strazio della privazione, ancora una volta, un senso di colpa, per