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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

UN VASCELLO FRA LE NUVOLE

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                                                                                                                              Guido, i vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento e messi in un vasel, ch’ad ogni vento per mare andasse al voler vostro e mio; sì che fortuna od altro tempo rio non ci potesse dare impedimento, anzi, vivendo sempre in un talento, di stare insieme crescesse ’l disio. E monna Vanna e monna Lagia poi con quella ch’è sul numer de le trenta con noi ponesse il buono ...

IL NIDO

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                                                                        Sarà che questo è un nido d’amore, ma quello che ho davanti è sempre lo stesso spettacolo, che, per carità, è bello e rassicurante, anche se non in linea con le mode paranuziali più recenti. (In realtà dovrei dire “quello”, perché è lì fuori, ma a me piace così, in ricordo dei bei tempi in cui si era un’unica famiglia). Due tortore, in verità sono quattro, ma due sono fisse, le altre due compaiono saltuariamente, comunque sempre in coppia, si sono scelte un punto di vista sul mondo circostante, dall’alto, sulla cima di un albero, dove per cima deve intendersi il ramo esile e spoglio che si protende nel cielo come un dito, l’ultimo di una mano scarna e stortignola, che eroicamente regge il peso dei due volatili appollaiati sulla punta...

BIGLIETTO LASCIATO PRIMA DI NON ANDAR VIA

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  Biglietto lasciato prima di non andar via Se non dovessi tornare, sappiate che non sono mai partito. Il mio viaggiare È stato tutto un restare qua, dove non fui mai. Fulminante l’affondo portato da Roberta sulla foto di Giuseppe, con la semplice citazione di una poesia scritta da un poeta che ha lungamente meditato sul senso della vita e sulla impossibilità di trovare parole per cogliere la realtà delle cose che ci sfugge continuamente. Il ricorso all’assurdo di un ossimoro portato alle estreme conseguenze, rende con efficacia la disperazione prodotta da questa incapacità che si riverbera su ogni cosa, lasciando in bocca l’amaro sapore della sconfitta. Questa poesia, applicata al ricordo di Giuseppe, io la leggo come un omaggio bellissimo ed estremo a partire dal titolo, Biglietto lasciato prima di NON andar via. Le ultime volontà affidate ad un biglietto, prima della non partenza, perché in effetti, questo è quello che ci piace pensare, chi scompare non è mai anda...

CONCRETO

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                                                                 LA VITA Ho sentito dire di tutto della vita e nella vita, persino che sia una illusione, un velo di Maya, ombre riflesse sul fondo di una caverna, una matrix. C'è chi insegue successi, notorietà e gloria, chi si cimenta in grandi imprese ed ama rischiarla la vita, chi la rinnega e l'apostrafa con parole squallide, chi vi si aggrappa disperato quando sente che la sta perdendo, chi la vuole perdere per lo strazio in cui la sorte lo costringe, chi ha la fortuna o la capacità di viverla nella gioia. La vita è un dono che riceviamo dall'ignoto da cui proveniamo ed a cui torneremo. Forse in qualunque modo la si vogl...

UN ATTIMO

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                                                                          Nella luce livida del mattino Un rapido frullar di ali L’uccello è già via Nell’ aria un breve Oscillare del ramo Scarno Tra rade foglie Sempreverdi

GIUSEPPE SIMONE AIELLI

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  Giuseppe Simone Aielli 1966-2024 di Enzo Gabriele Leanza 14 Gennaio 2025 69 Facebook Twitter LinkedIn WhatsApp Esattamente un anno fa a Bologna, il 14 Gennaio 2024, veniva a mancare all’affetto dei suoi cari e dei suoi tanti amici Giuseppe Simone Aielli. Simone (così lo chiamavo io) era nato nel 1966 a Teramo ed era un ingegnere talentuoso e molto creativo, che da molto tempo aveva fatto della fotografia una delle sue forme di comunicazioni con il mondo, abbracciando con affetto quest’arte, per custodirla con rigore e passione accanto alla sua prima forma di espressione: la musica. Negli anni Simone s’era distinto per capacità di osservazione e per voglia di raccontare le sue esperienze di viaggio, di frequente a piedi, che in alcuni casi ha raccolto in preziosi volumi autoprodotti, dallo scatto alla stampa. Da questi viaggi intensi e faticosi – spesso condotti con l’amatissimo figlio Leonardo al suo fianco – sono nate, tra le mura della sua casa/studio bolognese, perle editorial...