I FATTI DI BIBBIANO

Sapevate che il circolo dispone di una bacheca sulla quale compaiono convocazioni, inviti, annunci di avvenimenti importanti ed altro? Non è da molto ma ora c'è. E' situata accanto all'ingresso del bar, dal lato interno. Gli interessati sono invitati a prenderne visione quotidianamente.


Frame da "Il villaggio dei dannati", 1960

Oggi, il Presidente, Maurizio, avendo letto su FB la lettera indirizzata da una dottoressa alla Sig.ra Boldrini, ancora sui fatti di Bibbiano, ha pensato di pubblicarla sulla bacheca, con una sua aggiunta, scritta al solo scopo di fare chiarezza sull'argomento.

Lettera della dott.ssa Silvana De Mari alla Boldrini

"Sig.ra Boldrini, non stiamo speculando su Bibbiano.

Stiamo parlando del più grave episodio che sia mai accaduto in questa nazione.

In questa nazione abbiamo fatto delle leggi superficiali e sbagliate, capita, non abbiamo fatto attenzione.

E il risultato è che abbiamo un gruppo di persone, formato da assistenti sociali e giudici minorili, che non rispondono mai di nulla.


E questo è sbagliato, perché tutte le volte che abbiamo gruppi che non rispondono a nulla, si creano arbitri.

Abbiamo l’arbitrio di bambini allontanati da casa secondo l’opinione di un assistente sociale, che è una persona con una laurea triennale, dove si imparano sopratutto alcune regole giuridiche, che non ha assolutamente la capacità di comprendere il danno biologico, oltre che psicologico, dell’allontanamento da casa.

Non ha assolutamente la capacità culturale di comprendere che un bambino può tranquillamente vivere in un ambiente povero e disordinato.

Quello che un bambino non tollera, nel senso che la sua psiche e il suo corpo deragliano, è l’allontanamento da Mamma e Papà.

Ma quello che è successo a Bibbiano, è al di là di ogni ragionevole comprensione.

Perché sono stati falsificati disegni, è stato detto il falso, affinché uomini innocenti venissero accusati, perché i bambini fossero dati a una coppia di cui un componente è molto legato all’assistente sociale.

Grazie alla “strumentalizzazione” che stiamo facendo, finalmente l’attenzione sta arrivando e i bambini stanno tornando a casa.

E adesso, dopo questo, l’attenzione non si fermerà ed arriverà a tutti gli altri, lei non ha idea di quante mamme mi stanno scrivendo (“se protesto, gli assistenti sociali me li fanno vedere una volta ogni tre mesi).


A una donna non interessa un fico che venga coniato il termine ministrA, a una donna importa che i suoi bimbi stiano con lei, importa che se il marito è povero e disoccupato non vengano loro tolti i figli ma venga loro dato un sussidio di 1000 euro al mese, che costerebbe molto molto meno che spostare quei bambini.

Lei lo sa che ci sono donne che non chiedono aiuto ai servizi sociali perché hanno paura che gli tolgano i bambini, e hanno ragione?

Ed è per questo che noi non ci fermermo. E continueremo a “strumentalizzare” Bibbiano".

Silvana De Mari
MEDICO e Chirurgo"



Tutti siamo d’accordo sull’0rrore dei fatti di Bibbiano.

Tutti condanniamo i responsabili di quei fatti e ci auguriamo che siano puniti come si deve.

Quello su cui una parte di noi non è d’accordo è l’uso strumentale che si è fatto e si sta facendo, di quei fatti vergognosi, cercando di far ricadere la colpa di quanto avvenuto su un partito politico che con quei fatti non ha nulla a che vedere.

Tra gli indagati, c’è un sindaco eletto dalla lista del PD, ma solo per illeciti amministrativi.

E’ una strumentalizzazione basata su falsità che, mentre dimostrano quale sia il vero obiettivo di coloro che come sciacalli si sono buttati su di essi, cioè fare propaganda politica, implicitamente dimostrano quanto poco possa interessare ai tanti che si dichiarano indignati, l’effettivo fatto orripilante, cioè la sorte dei bambini vittime di quei soprusi e di quei delitti.

Speculazione vergognosa, che si basa sullo sfruttamento dell’ignoranza dei fatti da parte della maggior parte del pubblico, al quale interessa, giustamente la sorte delle vittime e la punizione dei colpevoli, senza verificare se l’attribuzione di responsabilità a quel partito sia giusta o no.

E chi in buona fede si indigna non sa di stare aderendo ad una campagna pubblicitaria delle più subdole e pericolose.

Come dimostra la lettera della dott.ssa di cui sopra, alla quale ricorderei che il ritorno dei bambini nelle loro famiglie, è frutto dell’opera dei magistrati e non conseguenza del battage pubblicitario che in buona o cattiva fede si fa su tale argomento.

Dal tenore dei commenti apposti a quella lettera, qui omessi per pietà di patria, poi, è facile argomentare quanto facile sia fare forza sull’ignoranza dei più.

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Maurizio De Angelis






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