CANDELORA

Sarebbe interessante approfondire il rapporto esistente tra usi, credenze, ricorrenze e festeggiamenti che da una civiltà si tramandano ad un'altra, anche molto diversa e quasi sempre in contrapposizione, come avviene molto spesso tra le tre religioni monoteiste, che partono tutte da una stesso ceppo ebraico e condividono storie, personaggi, libri di culto, ed il progenitore, che per tutte è Abramo. In ordine di tempo, Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo.

Gli stessi luoghi di culto, usati per celebrare cerimonie di una fede religiosa, una volta dismessi, potevano essere riutilizzati da un'altra comunità che professava una fede contraria alla prima. Luoghi "sacri" per più fedi, quindi.

Candele - 2015

Molti templi pagani, greci e romani, sono stati adattati e riutilizzati come chiese cristiane, come pure le cattedrali cattoliche sono state trasformate in moschee al tempo della conquista araba di una buona parte dei paesi europei e viceversa riconvertite in chiese dopo la "reconquista".

A Teramo, le fondamenta della vecchia cattedrale hanno rivelato l'esistenza di un tempio romano preesistente.

Per quanto riguarda le festività, sappiamo che le principali ricorrenze del mondo cristiano, cadono nello stesso periodo dell'anno in cui si svolgevano riti e cerimonie dei tempi passati, quando si adoravano gli dei pagani. Così il Natale, coincidente con antiche festività romane con le quali si salutava la fine dell'anno, la Pasqua, che si celebrava già in Giudea ed in Galilea, per ricordare la fuga degli ebrei dall'Egitto, il Ferragosto, che per noi è la festa di Maria Assunta in cielo con il corpo immacolato, mentre al tempo dei romani era un periodo di tempo detto "ferie di Augusto", in cui ci si riposava dalle fatiche dei lavori agricoli svolti nel periodo più caldo dell'anno.

Oggi per il mondo cattolico è il giorno della Candelora, in cui si ricorda la presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme da parte di Giuseppe e Maria, come imponeva la legge mosaica e successivamente, con l'avvento del culto mariano, esteso anche al ricordo della purificazione della Vergine che, avveniva per l'uso ebraico dopo quaranta giorni dalla nascita di un figlio maschio.

In questo giorno si benedicono le candele che rappresentano in modo simbolico quanto riferito dal Vangelo di Luca a proposito dell'apposita cerimonia, che narra di Simeone che, accogliendo la famiglia dei penitenti nel tempio, ebbe a dire, sollevando il piccolo Gesù, "ho visto la luce che illuminerà le genti".

La luce, rappresentata dalle candele, in realtà, sembra essere un punto di contatto tra questa cerimonia, introdotta nella liturgia diversi secoli dopo la nascita di Cristo e il lontano ricordo di un'altra cerimonia che si svolgeva a Roma in tempi remoti, di tutt'altro tipo. Si trattava infatti dei "Lupercalia", una festività che aveva luogo alla metà di febbraio, a ricordo della nascita di Romolo e Remo, i fondatori della città, che sarebbero vissuti in una grotta allattati da una lupa.

Le candele ricordano le fiaccolate notturne che a quel tempo si facevano in onore del dio Fauno, protettore degli ovini, contro l'attacco dei lupi, sotto forma di una processione che aveva lo scopo di una penitenza propiziatoria, i "februa lupercalia", dai quali ha preso nome il mese di febbraio in cui essa si celebrava, che si faceva per scongiurare il pericolo dei lupi, perchè essendo quel mese al culmine della stagione invernale, era quello in cui più acuta si faceva la scarsità di cibo per gli animali, e quindi più probabile l'attacco dei lupi spinti dalla fame che si avvicinavano agli ovili ed a luoghi abitati.

2 febbraio 2017

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