ADDIO LUGLIO

 

                                                                         META’ ESTATE

Addio dolce luglio…pensava ad alta voce Maurizio, guardando l’azzurra distesa del mare dal terrazzo della “Battana”, alle prime ore del mattino del 31 del mese che a lui piaceva di più dell’estate.

Dolce? Insinuò Pancrazio, sempre pronto a cogliere le parole dette o pensate dal suo Maestro.

Dolce, sì, almeno nel ricordo, anche se mi rendo conto che in questa estate, non è stato proprio il massimo…

Ma che dici? Insistette Pancrazio; è proprio il massimo che ci ha dato, nel bene e nel male, qui da noi con un caldo da spaccare le pietre, altrove, al nord, con grandinate da spaccare i tetti delle case, per non parlare di campi distrutti e auto ammaccate.

A me, comunque, dispiace che sia finito, proprio quando sembrava aver raggiunto un grado di moderazione accettabile, così da potersi riabilitare, se avesse avuto più tempo.

Questa è la storia dei mesi che si fanno prestare i giorni dai mesi entranti: l’ho già sentita e non mi ha mai convinto. Agosto, poi! Figurati se è disposto a cederne anche solo uno! Già sembra che non ne abbia abbastanza per il suo Solleone.

Allora, sai che ti dico? Propose Maurizio, messo alle corde: godiamoci questa prima metà di agosto, sperando nella clemenza del tempo e facciamo sì che Ferragosto sia tardo a venire.

Io credo nella notte di San Lorenzo: le stelle cadenti mi sono sempre piaciute e poi quest’anno ho un desiderio da esprimere, che non posso rivelare a nessuno, ma se si avvera, me ne frego, io, dell’estate che finisce; la vita si spalma sull’anno intero, anche il cappotto ha il suo fascino. E con questo, Pancrazio ritenne di aver chiuso il discorso.  

Commenti