VALERIA
Valeria è tornata anche quest’anno a Tortoreto, senza
genitori e senza Giulia, ormai autonoma, ma con la sola figlia minore, Elena di
12 anni: è tornata per una settimana, non per vacanze, che sarebbero state
tropo brevi, ma per assolvere ad un compito, onorare un ricordo.
Ci siamo abbracciati come non avevamo mai fatto nelle
precedenti occasioni, per un minuto di muto raccoglimento e lei, commossa,
sulla mia spalla, mi ha detto, quasi come in confessione, che l’aver trovato Giuseppe
nel periodo più travagliato della sua vita, ha avuto per lei un’t importanza
fondamentale:
“Giuseppe mi ha
aiutato quando più ne ho avuto bisogno, mi ha salvata, io forse ho salvato lui,
non so, ma per me è stato tutto il suo starmi a fianco. E io non dimenticherò
ma quello che egli abbia rappresentato nella mia vita”
con un senso di gratitudine profonda, senza mai pronunciare
la parola “amore”, ma lasciando intendere molto di più.
Un attestato che penso non abbia uguale, parole bellissime,
che ancora una volta hanno suscitato in me un misto di conforto e compiacimento
con la constatazione di quanto sia stato grande “l’eredità di affetti” che Giuseppe
ha lasciato in tutti quelli che hanno avuto modo di frequentarlo.
Commenti
Posta un commento