IL BOSCO DELLE MERAVIGLIE
Giuseppe era innamorato dei boschi, degli alberi dagli alti
fusti, delle piante, dei fiori e del velo di nebbia che avvolgeva ogni cosa ed
immergendosi in essi, inseguiva i suoi sogni, come testimoniano le centinaia di
foto che ci ha lasciato, dove l’elemento umano scompare per lasciare libero
spazio alla natura che ha il sopravvento, anche nei confronti dei nostri
sentimenti, con i suoi cieli tersi, le atmosfere brumose e la magia delle cose
nascoste.
Dell’autunno amava i colori: il verde marcio delle erbe e il
rosso ruggine delle foglie e i sapori dei suoi frutti, funghi, castagne e cachi.
In una ideale mostra fotografica sul tema, da lui tante
volte tentata e a volte realizzata perfino nel cortile della sua abitazione, il
visitatore verrebbe inghiottito dalla sensazione di mistero che promana da ogni
singola immagine.
Le cime degli alberi si stagliano alte nel cielo,
perfettamente immobili, senza un alito di vento, ma già si sente un mormorio,
un frusciare di frasche che viene dal sottobosco ed ecco irrompere il vento,
che scompiglia tutto, scuote le cime, agita i rami, scrolla le foglie.
Chissà, forse gnomi e folletti potrebbero spuntare di tra le
piante, una volta fugata la nebbia.
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