UN BUON INIZIO

ISCRIZIONE AL TINELLO

Mi hanno appena iscritto ad un gruppo pubblico che si chiama "Il Tinello Letterario". Si tratta di un tinello, quindi non è un salotto (mi veniva in mente con timore "Il salotto di Madame de" di Proust), però è ugualmente letterario. Forse un circolo di appassionati di letteratura che non si vogliono dare tante arie; il salotto è pretenzioso, un tinello molto più accogliente ed accomodante. Non ne conoscevo l'esistenza e per questo ringrazio chi l'ha fatto, perché penso che questa persona abbia fiducia in me e mi stimi, ritenendomi degno di entrare a farne parte.

In realtà, da solo, anche se lo avessi conosciuto, non avrei mai chiesto l'iscrizione al Gruppo, non tanto per la mia naturale ritrosia ad espormi e tanto più in pubblico, avendo sempre condotto una vita riservata e questo non perché sia un asociale, come dice mia moglie ("e pure tuo figlio, pà", ndr.) ma per il mio carattere introverso e poco espansivo e poi, perché, cosa c'entro con la letteratura? E cosa potrei condividere con lettori certo più dotati di me? Non che mi dispiaccia confrontarmi con le idee altrui, anzi.

Nonostante si dica che con gli anni si acquista saggezza, io alla mia età, non ho ancora risolto alcuni problemi fondamentali per avere l'autorevolezza che si addice ad un uomo di pensiero; per esempio, il dilemma se sia più ricco spiritualmente chi coltiva un'interiorità tutta sua, che giova però soltanto a se stesso o chi, conoscendo l'arte della conversazione e dell'intrattenimento, trascorre la vita in un amabile esercizio di socievolezza, magari anche in modo un po' fatuo che però favorisce il rapporto con gli altri. E non sono riuscito a dare una risposta alle domande di carattere esistenziale, quali: chi sono io? Cosa voglio? Dio esiste e quello che accade è già preordinato, (salvo sciogliere il nodo del libero arbitrio) o non esiste ed è tutto affidato ad una casualità sconvolgente?

Fata Morgana (verosimilmente fake) - autore sconosciuto

Tornando al Gruppo di cui stiamo parlando, mi sembra di aver capito che si tratta di un gruppo nel quale chiunque può dire quello che vuole, badando magari a non abusare della pazienza degli altri, in modo discorsivo e senza remore pedantesche, un po' aprendosi e parlando di sé e un po' mantenendo vivo l'interesse generale che è naturalmente quello rivolto verso i libri, ma senza limiti all'esercizio della fantasia. Si parla di letteratura e si fa letteratura, senza troppe pretese, ognuno secondo la propria sensibilità e le proprie capacità.

Mi piace però l'idea del tinello. Ma letterario, poi! In un salotto farei la figura dell'imbranato, ma in un tinello chissà? Forse date le dimensioni ridotte e l'evidente intento di chi lo ha pensato e di tutti quelli che vi si sono iscritti, di non prendersi troppo sul serio, potrei trovarmi a mio agio anche io, magari anche solo per sentire cosa dicono gli altri.

Vedo, da una prima esplorazione, che nel circolo ci sono tante persone ben informate, che si rimbalzano libri e commenti a non finire. Un mondo intero di libri che a me sfuggivano, forse ero in un altro mondo. Titoli mai sentiti, libri nuovi, appena usciti dalle stamperie e legatorie, di cui ignoravo l'esistenza. Mi perdo in un mare magnum e divento timido. Mi metterò in un angolo ed aspetterò.

Sono stato fin da ragazzo un accanito lettore di libri, riviste e giornali; perché mi piaceva leggere. In un anno sono arrivato a leggere fino a 50 libri (1). Ma non posso dire di averne ricavato granché. Di tutto quello che ho letto, mi rimane ben poco al di là del piacere della lettura che però si esaurisce con la fine della lettura stessa. E quando vedo l'accanimento e l'entusiasmo di tanti neofiti, che mi sembra siano in crescita esponenziale, mi viene un poco di tristezza. Spero che a loro non capiti quello che è capitato a me: aver inseguito per tutta la vita un miraggio. Una Fata Morgana, che ti alletta e ti sfugge..

Ricordate Pepe Carvalho, l'ispettore appassionato di gastronomia, che bruciava i libri che aveva letto, perché non li riconosceva più come mezzo per interpretare il mondo? Io i miei li custodisco gelosamente nella mia libreria (aperta a tutti, con l'obbligo della restituzione) e li rileggo, come posso, ma, credo di averlo già detto, io non sono per le scelte radicali.

8 settembre (pensate: l'8 settembre!) 2016

(1) di seguito indico un elenco di libri letti, nell'anno 2000, anno nel quale, per gioco, mi sono divertito a contarli (l'elenco completo comprendeva 46 titoli) :

Gli Esordi, Tutti i Nomi, L'arcobaleno della gravità, Città della Pianura, L'uomo di Londra, La Sequestrata di Poitiers, Il Viaggiatore del Giorno dei Morti, Le domande della Vita, La Galassia Mente, Fedro, Nuova York (Dos Passos), Il Morbo di Haggarth, Che tu sia per me il Coltello, Lettera ai Romani (Paolo), Confessioni (Verlaine), Il Prete Bello, Uscita di Sicurezza, Buio, Kaspar Hauser, L'uomo sentimentale, Le Avventure di Gordon Pym, La Via dei Canti, Donna Flor e i suoi due Mariti, L'Universo gli Dei gli Uomini (Vermont), Corpo anima e salute (Reale), Le Ore, Tuo è il regno, Uomini e Topi, Case amori universi (Fosco Maraini), Il Fidanzamento (Parise), Lezioni Americane, Boudelaire (Macchia), Nera Schiena del Tempo, La Carne la morte e il Diavolo nella letteratura Romantica (Praz), N. (Ferrero), Quando leggere è un piacere, Voce dietro la scena (Praz), Il Male Assoluto (Citati).

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