TUTTA COLPA DI BERLUSCONI
Chi poteva immaginare che avremmo rimpianto Berlusconi? Con tutto quello che abbiamo sofferto, durante il lungo periodo del suo predominio, quando abbiamo dovuto sopportare leggi ad personam, un Parlamento disposto a votare che la notte era il giorno (e Ruby nipote di Mubarack); ci troviamo oggi a dover ammettere che dopo tutto quello non era il male assoluto, perché il male assoluto non esiste, c'è sempre un livello più basso al quale accedere rispetto a quello che prima ci era parso il peggio del peggio.
D'altro canto, se la politica italiana oggi è ridotta come è ridotta il merito è del sullodato Berlusconi che con il suo strapotere, ha aperto le porte ad una valanga di mala politica e populismo.
Ed anche l'attuale "irresistibile ascesa" di un personaggio come Salvini la dobbiamo a lui che nel suo "canto del cigno" (con il quale ci ha regalato l'ultima sua mirabolante invenzione di un'alleanza di forze diverse, a fini elettorali, con un esito quanto mai paradossale che una parte di essa sta al governo e l'altra all'opposizione), questa volta si è data la zappa sui piedi: il suo antagonista lo ha surclassato di brutto e lo ha confinato in un angolo dal quale fatica ad uscire.
Salvini d'altronde spadroneggia in tutti i campi, dimostrando apertamente di essere il vero Presidente del Consiglio, con Di Maio che non riesce a crearsi un suo spazio e Conte che al momento è un re travicello.
L'azione che con poche settimane di governo costui ha già portato avanti è devastante: con le sue picconate sta scalzando dalle fondamenta l'edificio di una cultura democratica che con il tempo avevamo acquisito. Era il nostro vanto e merito di una sinistra di governo retta e responsabile che proprio per questo ha pagato, ed ora la stiamo perdendo.
La cosa più allarmante è che a questa marea montante di populismo arraffone e improvvisazione temeraria, non si contrappone nessuna forza.
A sinistra neanche un grido, una voce.
Franco Angeli, Corteo (1968) presso Palazzo Strozzi, FI - 2018 |
D'altro canto, se la politica italiana oggi è ridotta come è ridotta il merito è del sullodato Berlusconi che con il suo strapotere, ha aperto le porte ad una valanga di mala politica e populismo.
Ed anche l'attuale "irresistibile ascesa" di un personaggio come Salvini la dobbiamo a lui che nel suo "canto del cigno" (con il quale ci ha regalato l'ultima sua mirabolante invenzione di un'alleanza di forze diverse, a fini elettorali, con un esito quanto mai paradossale che una parte di essa sta al governo e l'altra all'opposizione), questa volta si è data la zappa sui piedi: il suo antagonista lo ha surclassato di brutto e lo ha confinato in un angolo dal quale fatica ad uscire.
Salvini d'altronde spadroneggia in tutti i campi, dimostrando apertamente di essere il vero Presidente del Consiglio, con Di Maio che non riesce a crearsi un suo spazio e Conte che al momento è un re travicello.
L'azione che con poche settimane di governo costui ha già portato avanti è devastante: con le sue picconate sta scalzando dalle fondamenta l'edificio di una cultura democratica che con il tempo avevamo acquisito. Era il nostro vanto e merito di una sinistra di governo retta e responsabile che proprio per questo ha pagato, ed ora la stiamo perdendo.
La cosa più allarmante è che a questa marea montante di populismo arraffone e improvvisazione temeraria, non si contrappone nessuna forza.
A sinistra neanche un grido, una voce.
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