ACCIMENTARE
La lingua italiana è ricca abbastanza da soddisfare anche le più sottili esigenze linguistiche e tuttavia laddove anche non ce ne fosse alcuna necessità, così, giusto per rendere più sapido il discorso, talvolta anche in un contesto dotto, non è raro che intervenga qualche termine dialettale di cristallina significanza, come un fiore campestre, in un mazzo di fiori di serra.
Per il termine "accimentare", che non troverete sul vocabolario della lingua, ma che è possibile ascoltare molto spesso nel parlato delle nostre parti, si potrebbe scomodare un'origine nobiliare facendolo derivare dal termine italianissimo "cimento" che vuol dire "prova", "impegno" e sarebbe un caso raro di parola che dalla lingua passa al dialetto, mentre normalmente avviene il contrario, ma anche senza ricorrere a tanto, sebbene nell'assonanza già il senso della prova ci sia tutto, questo accimentare, che se vogliamo tradurlo letteralmente significa "disturbare, infastidire", nel senso dell'uso comune significa un tipo particolare di prova che è quello della giostra amorosa, specialmente tra giovani.
"Accimentare le ragazze" è la locuzione più frequente ed eloquente per descrivere quel tipo di approccio che ha il fine di tentare, di "provarci", di creare un rapporto che favorisca il corteggiamento, così da superare la difficoltà iniziale della non conoscenza.
Le ragazze non si fermano o almeno non si fermavano a parlare con persone, specie se maschi, che non conoscono e quindi in certo qual modo è necessario fare un atto di coraggio, porre in atto una strategia, per forare il muro di indifferenza che le ragazze, per essere serie, debbono fingere di contrapporre ed allora la battuta iniziale del giovane "assalitore", è sempre una specie di forzatura, che deve essere contenuta nei modi, tale da risultare gradevole ed essere benaccetta.
Nella lingua italiana non esiste un verbo che renda il senso di queste schermaglie amorose ed ecco allora il valore integrativo del dialetto che interviene a colmare la lacuna.
Si dovrebbe dire "approcciare", avvicinare alla scopo di fare conoscenza per vedere se c'è rispondenza di simpatia tra due persone, ma non si avrebbe mai quella completezza semantica che si ha con "andiamo ad accimentare quelle ragazze", pronunciato da giovani, allegri ed ardimentosi, che ha in sé anche il senso di provare, saggiare il terreno, stuzzicare l'interesse delle ragazze cui è diretto, ed è insieme gioioso, divertente, forse atteso, desiderato dalla controparte, come "amor c'al cor gentil ratto s'appressa".
Leo accimenta durante il cammino di Santiago (2016 :) |
Per il termine "accimentare", che non troverete sul vocabolario della lingua, ma che è possibile ascoltare molto spesso nel parlato delle nostre parti, si potrebbe scomodare un'origine nobiliare facendolo derivare dal termine italianissimo "cimento" che vuol dire "prova", "impegno" e sarebbe un caso raro di parola che dalla lingua passa al dialetto, mentre normalmente avviene il contrario, ma anche senza ricorrere a tanto, sebbene nell'assonanza già il senso della prova ci sia tutto, questo accimentare, che se vogliamo tradurlo letteralmente significa "disturbare, infastidire", nel senso dell'uso comune significa un tipo particolare di prova che è quello della giostra amorosa, specialmente tra giovani.
"Accimentare le ragazze" è la locuzione più frequente ed eloquente per descrivere quel tipo di approccio che ha il fine di tentare, di "provarci", di creare un rapporto che favorisca il corteggiamento, così da superare la difficoltà iniziale della non conoscenza.
Le ragazze non si fermano o almeno non si fermavano a parlare con persone, specie se maschi, che non conoscono e quindi in certo qual modo è necessario fare un atto di coraggio, porre in atto una strategia, per forare il muro di indifferenza che le ragazze, per essere serie, debbono fingere di contrapporre ed allora la battuta iniziale del giovane "assalitore", è sempre una specie di forzatura, che deve essere contenuta nei modi, tale da risultare gradevole ed essere benaccetta.
Nella lingua italiana non esiste un verbo che renda il senso di queste schermaglie amorose ed ecco allora il valore integrativo del dialetto che interviene a colmare la lacuna.
Si dovrebbe dire "approcciare", avvicinare alla scopo di fare conoscenza per vedere se c'è rispondenza di simpatia tra due persone, ma non si avrebbe mai quella completezza semantica che si ha con "andiamo ad accimentare quelle ragazze", pronunciato da giovani, allegri ed ardimentosi, che ha in sé anche il senso di provare, saggiare il terreno, stuzzicare l'interesse delle ragazze cui è diretto, ed è insieme gioioso, divertente, forse atteso, desiderato dalla controparte, come "amor c'al cor gentil ratto s'appressa".
Accimentare significa anche provocare bonariamente, che è un modo di rompere il ghiaccio, di aprirsi agli altri. Tra giovani è facile che ciò avvenga ed è anche bello, specie in situazioni particolari nelle quali maggiore è il senso di interiorità che è in noi, che chiede di espandersi per includere e condividere le gioie della vita.
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