NOVELLA

Giuseppe, quante storie meravigliose avrai sentito quel giorno che ti trovasti a percorrere con tuo figlio quella Strada Freddolina della quale ci mandasti una foto! Io rimasi incantato a sentire quel nome e vedere quella targa di indicazione stradale che ne attestava la reale esistenza.


Su quella strada può ben essere passato un Boccaccio, con lo scartafaccio del suo Decamerone. Prima degli ultimi tempi, in cui dubitò del valore dei suoi scritti ed anzi temette che essi avrebbero potuto compromettere la salute della sua anima e pensò di distruggerli. Dante della Vita Nuova o Petrarca del Canzoniere. E' una via da poeti, scrittori, lunatici; anche Leopardi si sarebbe trovato bene, specie di sera, col cielo sereno, la luna e le stelle. Certo ben coperto, data la sua cagionevole salute, ma forte nello spirito, viaggiatore della mente.

Nel mondo globalizzato di oggi, la novella non avrebbe uno spazio per sopravvivere. Vedo il novelliere come il viaggiatore che ha fatto molte strade e conosce paesi lontani, che ha sentito tante storie e vuole raccontarle. Storie di uomini, di luoghi, di avvenimenti che senza di lui non sarebbero arrivate a noi. Oggi invece le news corrono sul web e ci raggiungono in tempo reale da ogni parte del mondo, ovunque noi siamo e non ci possiamo difendere, neanche quando sono "fake", notizie false inventate per ingannarci. E molti ci cascano. Il piacere di narrare e il piacere di ascoltare. La novella questo era. E Buona Novella fu chiamata la parola di Gesù, quando ancora era incontaminata. Egli narrava la speranza di tempi migliori, diceva cose incomprensibili, allegorie per aprire le menti e per rendere chiaro ciò che era scuro, per dare forza a chi era debole.

La novella è un genere letterario tra i più fortunati, che ha avuto sempre una funzione, informare divertendo, ammaestrare sorridendo. E' stata sempre presente, trovando le sue origini nella lontana India tanto tempo fa e poi fiorita in occidente, nel trecento e secoli successivi con illustri scrittori di varie letterature, Boccaccio, Bandello, Sacchetti, Chaucer, nel seicento con Cervantes, nel settecento con gli illuministi, ottocento, e novecento con la maggior parte di tutti gli scrittori attivi in quei secoli, non ultimo da noi Pirandello con le sue "Novelle per un anno", la novellistica è stata sempre al centro degli interessi letterari.

Non voglio addentrarmi in noiose distinzioni formali tra novella e racconto, racconto lungo e romanzo breve, novella fantastica e novella realistica. Novellare è raccontare e la sua forma principale era quella orale. Si chiama così perché narra di cose nuove, nuove storie, nuovi fatti, nuovi personaggi, unici ed "Esemplari", per ripetere il titolo che dette Cervantes alle sue di Novelle.

"Novella" è il femminile sostantivato dell'aggettivo "novello", come si dice del vino, quando è appena fatto, fresco, leggero, frizzante, di poca consistenza, ma parimenti inebriante. Cercando di individuare le caratteristiche proprie della novella, si è detto che essa è mediamente breve, semplice nel linguaggio e nell'intreccio, con un solo episodio narrato e deve trovare la conclusione in se stessa. Oggi la tenue differenza che si voleva trovare tra la novella e il racconto è caduta del tutto, i due generi sono trattati indifferentemente.

Commenti

  1. ma si tratta del percorso per Santiago di campstela?

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    1. No è una strada vicino a Bologna.
      Il commento è di Vittorio Aielli.

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