INTRIGANTE

Non so se ci avete fatto caso, ma noi, gira gira, stiamo sempre a parlare delle stesse cose. Smargiassi, violenti, farabutti, presuntuosi della peggiore specie, sbruffoni, burberi, protervi e reprobi.

Ma si salverà qualcuno?

L'intrigo - 2017

Ecco adesso che vien fuori un intrigante. Non che sia meglio degli altri. L'intrigante intriga, è dedito agli intrighi. Gli inganni, le trame nascoste, i complotti e le malefatte. Anche lui, quindi, da prendere con le pinze. Tipo poco raccomandabile, infido, mano lesta e cervello scaltro, che si ficca dappertutto, soprattutto in questioni che non lo riguardano, per il solo gusto di intorbidare le acque, insinuante e mutevole, un camaleonte sempre in attesa dell'occasione di colpire.

L'intrigo è l'intreccio di una trama a fini delinquenziali. Intrigo, trama, briga. La briga è anch'essa una questione intricata, fastidiosa, difficile da risolvere. Da briga deriva brigante colui che sta in mezzo alle brighe. In origine soldato di ventura, poi bandito. L'intrigo è quasi sempre finalizzato al male, la briga non sempre è tale. Lo è nel caso del brigante, o quando qualcuno va in cerca di brighe, cioè di guai, come menar le mani e cercare la rissa; non lo è in tutti i casi in cui la briga diviene faccenda da sbrigare (mi sono preso io la briga di portare a termine quanto iniziato da altri), o atto premuroso (si è presa la briga di portarlo sulla retta via, non si è presa la briga di sapere se ero vivo o morto).

Da briga viene anche brigata, nel senso di "compagnia". Donde brigadiere. Ancora in senso di compagnia, ma al di fuori dell'ambito militaresco, l'allegra brigata è costituita da una quantità di persone in libera uscita. L'intrigante invece è ancora acquattato nel buio.

Ma noi oggi usiamo la parola intrigante in senso tutt'affatto diverso e molto più accattivante. E' sempre collegato al concetto dell'intrigo, ma si tratta di un intrigo benefico, salutare. E' intrigante ciò che ci attira in modo particolare, solleticando soltanto alcune delle nostre curiosità, che si presenta sotto un aspetto non consueto, che trattiamo dapprima con un po' di diffidenza, che ci induce a pensare, a guardare oltre l'esplicito. A trovare un significato recondito, o quantomeno alternativo a quello che appare più probabile. A scoprire ciò che era già nei nostri pensieri, ma non in maniera così chiara, a confrontarci anche con ciò che appare oscuro e che può compromettere le nostre certezze.

Intrigo come labirinto, come percorso che intraprendiamo senza sapere dove potrà condurci. Intrigante perché è esso che si insinua in noi, non frutto di una nostra scelta. Come essere presi nelle spire di un destino più forte di noi.

Per intenderci, Ulisse era un campione di questo genere di curiosità. Si lasciava attrarre da tutto ciò che esulava dal normale. E le sue scoperte erano sempre strabilianti. Proprio perché egli era maestro dell'inganno ed ecco allora che le due facce dell'intrigo, quella lunare notturna e quella solare diurna vengono a convergere in una sola persona. Il senso dell'intrigo è tutto qua. Desolante ed attraente, in ogni caso stuzzicante, coinvolgente.

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