VIGILIA

La vigilia è la veglia, lo stare svegli in attesa di qualcosa. E' anche lo stato di veglia contrapposto a quello di sonno. La vita in chiaro, che si svolge normalmente di giorno, rispetto a quella criptata, onirica che viviamo di notte.

“La piccola vigilia dei nostri sensi” dice Dante a proposito di Ulisse che arringa gli uomini che compongono l'equipaggio del suo ultimo viaggio per mare in cerca dell'ignoto, per dire del poco tempo che restava loro di questa vita terrena, dato che erano tutti veterani che erano stati con lui in mille avventure ed ora non si potevano tirare indietro davanti a quest'ultima, quella suprema della conoscenza a costo della vita.

La vita è una vigilia. Il momento che stiamo vivendo e che chiamiamo presente, è una vigilia rispetto a quello che verrà; ogni momento che precede il successivo. Noi viviamo in attesa dell'evento. L'Evento è quello millenario della nascita di Gesù, fissata ad una data convenzionale, alla quale tutto il mondo si attiene, che ci ricorda le aspettative dell'umanità, l'accendersi di una speranza di vedere un mondo migliore, ancora da verificarsi. Ma l'evento è quello che inconsciamente ci aspettiamo e che porrà termine alle nostre angosce (non necessariamente l'ultimo)

Secondo me questo ci ricorda il Natale. Anzi la vigilia di natale, che è il momento dell'attesa, vissuto in maniera più intensa di quello dell'avveramento, in cui si vive sopraffatti dalla disillusione per quello che ci aspettavamo, che sia tanto o niente. Nel giorno della vigilia, si riaccendono le speranze, si rinnovano i buoni propositi, si è presi da euforia ('eu' buono, 'phero', 'porto'. Siamo portatori di energia positiva). Che sia mal riposta, lo sappiamo tutti. Che viviamo una finzione non è un mistero. Che la nostra bontà è fasulla, anche. Ma dobbiamo pur vivere di qualche cosa ed abbiamo bisogno di illuderci ed allora ben venga ogni anno questa occasione per vivere qualche attimo di felicità, almeno nella consuetudine di ritrovarsi insieme alle persone care, nello scambiarsi regali, nel dirci sinceramente quello che pensiamo, senza volerci sopraffare, guardando più ai nostri difetti che a quelli degli altri. Per un giorno. Almeno.

Commenti