SMARGIASSO

Lo smargiasso è innanzitutto antipatico. Un pallone gonfiato. Nonpertanto, uno dei tanti sinonimi che si trovano per descrivere questo personaggio singolare ed ingombrante è proprio, nella versione più benevola e quasi scherzosa (come se si potesse scherzare con uno smargiasso!), "pallonaro", che come tutti sanno, è un termine ironico per prendere in giro uno che si vanta di cose incredibili, come bolle d' aria, che presto si sgonfiano.

                                                                                                 
L'etimo della parola è incerto e non soccorre nel cercare di darne una definizione esatta. E' come se, di fronte ad uno smargiasso, chi si trova a doverlo fronteggiare, o solo sopportare, gli girasse intorno, ad una certa distanza, osservandolo con sospettoso interesse, per scoprirne l'intima consistenza e valutarlo per il suo giusto valore. Nel fare ciò, molte parole gli vengono in mente, nessuna che copra per intero i diversi aspetti di una personalità che ha del falso, del millantatore, dello sbruffone, del fanfarone, ma che in fondo è patetica, nella povertà del suo ego che egli si sforza di ingrandire a dismisura, con delle smargiassate che muovono più a pena che a ridere.

Anche se non sempre è così. Un mio zio, il cui ricordo mi è caro per le sue debolezze e contraddizioni, miste a qualche bonaria smargiassata, venendo a sapere che un suo figlio diciassettenne aveva preso parte ad una gara motociclistica con la Lambretta che egli gli aveva di recente acquistato, e che si era piazzato terzo, nello stigmatizzare il comportamento del figlio che si era esposto a gravi pericoli senza neanche avvertirlo, e men che mai chiedere il suo consenso essendo minorenne, alla fine dei rimbrotti anche molto accesi, concluse: "Embè, però se ci andavo io arrivavo primo!". Non so se l'arrabbiatura per l'accaduto superasse l'incoerenza del suo ragionamento, o questa, l'inattesa vanagloria. Certo è che ridemmo tutti della sua uscita improvvida.

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