NON TI SCORDAR DI ME

Un vento lieve soffiava lungo gli argini e l'odore caratteristico del fiume era più intenso del solito. Si respirava con voluttà, nonostante la grevità di certe esalazioni vagamente putrescenti. La gente del luogo era abituata a quell'aria e non avrebbe saputo trovarne una migliore. Ricordò quel giorno sullo Stradivario, i tavolini apparecchiati sul ponte coperto, i riflessi del fiume ondeggianti sulle pareti, quell'odore che solleticava le narici e creava un'atmosfera di leggera esaltazione, quasi di ebrezza, suo figlio e la moglie, pronubi per l'eccezionalità della situazione, il menu diverso da ogni altro, quasi un mondo a parte, fra le altre particolarità, offriva un coregone in umido al profumo di fiume che lo colpì con un senso di calda, dolorosa simpatia. I volti, le parole, i rumori dell'ancoraggio, il leggero beccheggiare dello scafo, tutto concorreva a rendere il giorno luminoso di una luce fuori del comune. Il capitano che si aggirava nella cabina di ...