IL VERO IMMORTALE

 


                                                                     

Pancrazio, cos’è mai la vita? Chiese inopinatamente Maurizio al suo allievo preferito, in quel momento un po’ distratto.

Pancrazio si voltò intorno con l’aria di chi si chiede “dice proprio a me?”, poi si accinse a rispondere di mala voglia.

Io non lo so, disse, ma mi ricordo di un film che ho visto tanto tempo fa in cui un Maresciallo che si era posto questa domanda, si rispose: è l’ombra di un soffio sfuggente e tutti in sala si misero a ridere, mi chiedo ancora perché.

Perché il soffio, intervenne Sebastiano dal bancone, non era un soffio, ma un sogno e sfuggente era solo fuggente. E tacque in attesa di un’eventuale reazione da parte di qualcuno.

Embé? Insistette invece Pancrazio, si può anche sognare di soffiare, cioè respirare, ma quando il soffio fugge, vuol dire che uno è morto ed allora non c’è più la vita.

Pancrazio, intervenne pacatamente il maestro, Sebastiano è stato troppo sintetico e tu hai frainteso un po’ tutto…

Che ti dicevo? Ancora Pancrazio con caparbietà, quello deve sempre parlare e dice le cose a vanvera.

Il discorso è complesso e non è il caso di farlo qui e ora, riprese paziente Maurizio.

Sono d’accordo acconsentì Pancrazio, tu pure, però con queste domande a bruciapelo…

Volevo solo farvi riflettere su cosa vale di più nella vita: il Poeta, nella poesia che non ho citato afferma: il vero immortale è l’amore, voi concordate?

Non credo che ci sia stato nessun incidente, mise le mani avanti Pancrazio, anche tra me e Sebastiano, è stato solo uno scontro verbale…non vedo cosa dobbiamo concordare, concluse sinceramente disorientato.

Molti nella vita, riprese le fila Maurizio, sono costretti a scegliere tra la fama e l’amore…si sacrifica l’amore per la fama e…

Questo è vero, proruppe di nuovo sveglio Pancrazio, quando c’è la fame, l’amore non si può fare, mi sembra ovvio.

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