LE CENERI

 


                                                                          

Pancrazio, ti vedo un po’ scarruffato, che hai fatto, oggi? Gli chiese premuroso Sebastiano, appena lo vide entrare senza sbattere la vetrina come faceva di solito e cupo in volto.

L’interpellato esitò prima di rispondere, si guardò in giro sospettoso, poi, E’ che questo giorno non mi piace, disse e si accostò al bancone.

Solito? Gli chiese Sebastiano.

Solito gli rispose laconico.

Sebastiano si mise subito a caricare la macchina del caffè e, sporgendo il capo verso di lui, Sentiamo, allora, gli chiese, perché questo giorno non ti piace?

Senza rispondere direttamente alla domanda, Pancrazio iniziò: Ieri sera abbiamo fatto baldoria nella stalla di Cucuzzillo per festeggiare il Carnevale, il Circolo degli Anziani aveva organizzato lì una festa da ballo con Pasquale di Casamatta che suonava la fisarmonica e io avevo messo gli occhi su una settantina niente male che quando si sedeva scopriva le gambe ed io l’ho invitata a ballare, prima che Giulia ingelosita mi facesse una piazzata e giù, tutti a ridere.

A mezzanotte, quando la festa è finita, io però, dopo, l’ho invitata in cantina con me a bere un bicchiere di vino e lei c’è venuta.

Poi, questa mattina è venuta Evelina a dirmi che mi dovevo pentire. Ma di che? Le ho chiesto. Di tutto, ha risposto.  

Se ti riferisci a quella volta, le ho detto, che il prete mi cacciò dalla chiesa perché avevo bestemmiato forte ed io ho dato uno schiaffo al sacrestano che si era messo a ridere, facendogli saltare la dentiera, così smise subito, ti ricordo che fu il prete stesso, in seguito, a dirmi che non lo avrebbe fatto più a cacciarmi, perché, mi avete mai sentito bestemmiare? No, vero? Eppure quella volta mi scappò una bestemmia sacrosanta perché Don Michele mi aveva accusato di essere comunista e per questo mi dette la scomunica.

Papa’, tu ieri sera hai tradito tua moglie ed oggi è il giorno delle Ceneri, giorno di penitenza ed io per farti perdonare, ti metto a dieta: oggi mi rifiuto di cucinare e tu non mangerai niente fino al tramonto.

Mi sa che dovrò farmi perdonare questo giorno, perché ieri, alla fine non s’è fatto niente ed oggi, con la rabbia che ho addosso, mi sarà difficile non fare un casino della ma…che ‘stò a dì?

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