INVASIONE DI CAMPO

 


Lucio Di Eugenio

Dopo aver origliato sulla soglia del bar, Evaristo e Rimiratore entrarono salutando tutti con enfasi. Evaristo rivolto a Sebastiano esordì dicendo: "Aperitivo per tutti i presenti, compreso il barman ed il cliente, pago io!" Tutti colti di sorpresa puntarono gli sguardi meravigliati verso i nuovi arrivati ma furono subito attirati da Rimiratore che, interloquì: "E sì caro Pancrazio, noi non siamo personaggi in cerca d'autore di Pirandelliana memoria, ma personaggi di due diversi autori che condividono la stessa fantasia fingendo che siano racconti di eventi realmente accaduti." "Concordo" proseguì il prof. Evaristo " precisando che noi due siamo di fatto la rappresentazione immaginaria di persone vere da cui i personaggi prendono personalità e spunti da vicende vissute dal nostro autore; come anche il vostro Maurizio e voi altri tutti prendete personalità e azione da persone vere e vicende che attingono alla vita del vostro autore". "Professor Evaristo vi ringrazio per la gentile offerta, siete ospiti inattesi ma graditi, venite a sedervi qui con noi, oggi siete membri onorari della nostra seduta" disse Maurizio invitando i suoi a fare spazio. Evaristo si pose a fianco di Maurizio essendo di pari livello e Rimiratore accanto a Pancrazio per il quale nutre gran simpatia. "Allora siete venuti per consolarci dicendoci che in ciascuno di noi c'è una piccola particella di concretezza? questo mi piace!" disse Pancrazio. Ci furono lieti conversari e saltò la discussione sull'argomento del giorno.Inizio modulo

·         

·         

Fine modulo                                                                                                     INVASIONE DI CAMPO                 

Caro Lucio, apprezzo la tua volontà di collaborare nello sviluppo di questa storia, ma non puoi fare così un intervento a gamba tesa, stravolgendo tutto e giungendo a delle conclusioni che non sono le mie.

In questo gioco dei ruoli che ci siamo assegnati, ognuno deve rimanere dalla sua parte: se i “tuoi” personaggi interagiscono con i “miei”, tu puoi dire cosa fanno e dicono Evaristo e Rimiratore e non gli altri, mentre io debbo essere libero di decidere la reazione che avranno Maurizio, Pancrazio e compagnia bella, ma non tu.

Inoltre, tutto quello che dice Evaristo, sulla natura e l’origine dei personaggi, deve essere limitato alla sfera di tua competenza e non invadere la mia (secondo te sa pure che le mie storie traggono origine da vicende a me realmente accadute: ma chi glielo avrà mai detto?).     

Seguitando il gioco, continuerei così:

Una volta andati via i due intrusi, Maurizio si riprese dal suo stato di quasi ipnosi e pregò gli altri di rimanere per una seduta straordinaria del Circolo.

Quello che è accaduto stasera, che ha dell’inaudito, non si dovrà ripetere mai più, disse seriamente preoccupato.

Vi rendete conto? Venire nella nostra Sede, autoproclamarsi ospiti onorari – onorari, capite? – assegnarsi i posti, quel tale prof accanto a me, perché di pari livello, pari livello? Chi ha parlato mai di livelli, qua dentro? Siamo una comunità di uguali, una specie di Tavola Rotonda, che non ha capotavola. Queste sono le nostre regole e nessuno le può sovvertire, al di fuori di noi in seduta plenaria. E lui, quello che si fa chiamare Rimiratore, già che non ho mai avuto in simpatia questa denominazione, accanto al nostro Pancrazio, che non ha eguale. Vi sembra bello?

Giù le mani dal nostro sodalizio e tutti stretti a difendere il nostro Zibaldino, il talismano del gruppo, sul quale anche vorrebbero mettere le mani.

Evidentemente il loro autore non conosce le regole del gioco: non si possono prendere personaggi partoriti dalla mente del nostro autore e manometterli, facendo dire loro e fare quel che gli piace, senza il consenso del nostro, che è l’unico ad avere diritto di muovere le nostre pedine.   

Oppure...

Commenti