FELICITA'
Oggi sono proprio felice, disse Pancrazio, irrompendo dalla porta
del bar, aperta rumorosamente.
Hai vinto un terno al lotto? Chiese beffardo Sebastiano.
Macché, rispose.
Allora tua figlia si sposa?
Ma ti vuoi fare i cazzi tuoi, tuonò l’intruso…mia figlia…ma
se non è manco fidanzata…!
Allora come mai non sei più nei pantaloni?
Pancrazio si guardò sbigottito allo specchio e, accertatosi
che il suo abbigliamento fosse in ordine, Ma sei diventato matto? Chiese profondamente
contrariato.
Nel senso che non stai più nella pelle…
Prima i pantaloni, poi la pelle! Ma stamattina ti sei svegliato
con il culo scoperto, o che?
Insomma, dicci per quale motivo sei così contento, chiese
infine l’amico.
‘Mbè, datosi che mi hai fatto incazzare, non ho più voglia
di dire niente. E fece per andarsene.
Suvvia, intervenne Maurizio, non te la prendere per così
poco: Sebastiano voleva solo essere gentile…qual è il motivo di questa tua
gioia?
Ma non lo sapete? Oggi è il giorno della felicità, rispose
Pancrazio, parzialmente rabbonito, è una festa che si celebra in tutto il mondo…
Si, ma come tutte le feste di carattere universale, è un
paravento, non serve a niente; non è che uno è felice perché glielo ha detto l’ONU!
Intanto, cominciamo a prendere, pensiamo a quant’è bello essere
felici e sforziamoci di esserlo.
Inoltre, intervenne Oreste, questa Festa cade nel giorno
dell’equinozio di primavera, che avverrà alle 10,01 di questa mattina, e dell’inizio della primavera, non sono questi motivi per essere,
almeno un poco, felici?
Questo, sì che è interessante, riprese Maurizio, essere felici,
almeno in parte, come ha detto saggiamente Oreste. Si può, dunque essere felici
solo parzialmente?
Auffa! Sbottò Pancrazio, mi avete rovinato la festa! Non so
più se sono felice, se lo sono solo in parte, o per niente, va bene?
Ora, preparami un caffè, per favore, ne ho proprio bisogno!
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