DOPPIO SOGNO
Vi è un libro, amici, iniziò Maurizio, che forse dovremmo
rileggere per cercare di capire qualche cosa su questa questione dei sogni, che
è “Doppio Sogno” dello scrittore Arthur Scnitzler, o per confonderci
definitivamente la testa.
Lo stesso è stato trasposto in un film sontuoso del regista Stanley
Kubrick dal titolo “Eyes Wide Shut”, che letteralmente si traduce “occhi
spalancatamente chiusi”, un ossimoro significativo, con protagonisti Tom Cruise
e Nicole Kidman.
Come mai, nella nota finale del post intitolato “Oppure”, il
sedicente Rimiratore dice di nutrire dei dubbi sul fatto di essere stato o meno
nel bar dei suoi antagonisti, se a fare il sogno in cui si vedono entrare in
quel bar, lui e il suo amico professore, è stato fatto da quest’ultimo e non da
lui?
Forse perché condizionato dal racconto che di quel sogno ha
fatto Evaristo, al punto da confondere la realtà con quel sogno?
O perché è effettivamente entrato nel sogno del professore,
mettendo in moto un meccanismo di sogni incastonati l’uno nell’altro, come una matrioska?
O è stato veramente lui a sognare che l’amico stesse
sognando ed in questo caso tutto il racconto della visita al club verrebbe da
lui, Rimiratore, mentre Evaristo sarebbe stato sveglio nella realtà e
addormentato nel sogno sognato, al contrario di quanto affermato prima?
Come si vede, però il libro e il film che ho nominato in
apertura, sono utili e belli di per sé, ma non servono per districare questo
inghippo creatosi su questa maledetta o benedetta questione della visita
avvenuta o sognata dei due al covo del mistero.
Ma d’altro canto, qua siamo nel campo delle cose minime, a
chi potrebbe mai interessare sapere se Evaristo e Rimiratore, scanzonati come
sono, siano o meno stati al bar dell’Olmo e chiudere definitivamente la partita?
Commenti
Posta un commento