IL BOLLETTINO DELLA VITTORIA

 

 


                                                                 

“I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.”

(Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito)

In realtà sembra che a scrivere il bollettino della vittoria, di cui quella riportata è l’ultima frase, fosse il generale Siciliani.

Il dispaccio fu compilato il 4 novembre 1918, in fretta e, trascinato dall’entusiasmo, lo scrivente  commise un errore semantico, in quanto a risalire le valli furono i resti dell’esercito austriaco, mentre a scenderle era stato l’intero esercito.

Ma, tant’è, nel tripudio del momento, nessuno ci fece caso, né Diaz che lo firmò e tanto meno il re che lo ricevette e anche oggi, a noi sembra bello e nella sua concisione, appare un buon esempio di scrittura “a senso”.

Evviva la Vittoria!    

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