FRONDE E FOGLIE
Ieri era il compleanno di Evelina, ha detto Pancrazio e io
ho colto nel giardino una fronda di rose e gliel’ho fatta trovare sul comodino,
quando si è svegliata.
Bravo, ha detto Sebastiano, un bel pensiero e lei che ti ha
detto?
Invece di ringraziarmi, mi ha detto che non si dice “una
fronda” a proposito delle rose. Allora io le ho spiegato che non intendevo dire
una “fronna” di rose, come diciamo noi in dialetto, ma un rametto di rosa con
una rosa fiorita.
Siccome lei ha insistito nel dire che fronda si usa solo per
gli alberi e non per i fiori, abbiamo preso il vocabolario e abbiamo cercato
fronda e foglia.
Che ti avevo detto? Ha concluso dopo aver letto la definizione
di ciascuna parola. Si dice “una fronda di ulivo” per indicare un rametto di
ulivo con foglie e anche olive, mentre si usa “foglia”, solo se si parla di
erbe e di fiori.
Va bene, le ho detto, vuol dire che il prossimo anno, invece
di una fronda, ti porterò un mazzo di insalata.
Perché non le hai detto “cespo”? ha chiesto Sebastiano, così
salvavi capra e cavoli.
A proposito, è intervenuto del tutto inopportunamente
Maurizio, cos’è un “caspo”?
Non ti ci mettere pure tu, ha replicato seccato Pancrazio,
che “caspita” ne so?
Siccome avete parlato di piante e fiori, che normalmente si
mettono in un vaso di terracotta, ho voluto farvi sapere che alcuni usano il
caspo, che è un vaso decorativo di porcellana entro cui si “nasconde” quello
vile.
Buona notte, al prossimo compleanno, guai a chi offre dei
fiori! Ha concluso il drudo.
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