ELOGIO DELLA VECCHIAIA

 

                                                        

                                                                 


La vecchiaia è una cosa perniciosa, affermò inopinatamente Pancrazio.

A proposito, chiese Maurizio: che significa pernicioso e da dove viene?

Pancrazio lo riguardò in tralice e, con voce dubitosa, ‘mbè, una cosa brutta, mi sembra, azzardò.

Più che brutta, corresse Maurizio, pernicioso viene da latino perniciosus, composto da “nex” che vuol dire “morte” e dal prefisso “per” che è un rafforzativo, quindi significa “cosa estremamente dannosa” e, riferito alla vecchiaia, è un aggettivo quanto mai appropriato, perché, come è noto a tutti, la vecchiaia precede inevitabilmente la morte.

E la pernice, allora, che c’entra? Chiese Pancrazio di mala grazia, mio padre era anche cacciatore e più volte mi ha parlato di pernici e coturnici.

No, il volatile non c’entra affatto ed il nome “pernice” ha un’origine del tutto diversa e alquanto singolare…

Singolare o plurale dipende da come era andata la battuta di caccia, interferì Pancrazio, non si sa fino a che punto convinto, o per fare il finto tondo.

La parola pernice, deriva dal greco “perdix”, che in realtà significa “scorreggiare” ed è stata apposta a quell’uccello, per fini onomatopeici, volendo, diciamo così poeticamente, simulare il frullo delle ali con il rumore della scorreggia, avendo, si intende, un’idea del “poeticamente”, tanto approssimativa da scambiare il lezzo col l’olezzo.

Quanti cazzi! Insorse Pancrazio e fece vistosamente le corna, per scaramanzia, almeno non si dirà che i vecchi sono scorreggioni! io volevo solo dire che la vecchiaia è una cosa pesante, difficile da sopportare; questa mattina mio padre, alzandosi, si è messo a fare il filosofo: prima ti tolgono le forze (ti tolgono, chi? Gli ho chiesto. La vecchiaia, mi ha risposto) ed ha continuato, poi pretendono che tu faccia quello che facevi prima, senza la forza di prima, così che anche il più piccolo gesto diviene una impresa e la vera impresa, vivere normalmente, ti è preclusa.

Preclusa o precluso? Pignolò Maurizio. Se riferito a impresa, è preclusa, ma la sostanza dell’impresa, cioè il vivere normalmente, è quello che viene negato, quindi forse sarebbe meglio dire precluso.

A questo punto, esplose Pancrazio, non ci sto più, tu ci stai rendendo la vita impossibile, mi sembra di stare all’Accademia della Canìa, ogni cosa che diciamo passa sotto il periscopio delle tue osservazioni, vedi di darti una calmata, altrimenti non vedrete più Pancrazio, e la cosa non vi piacerà.

Pernicioso? Non so; pericoloso senz’altro.  

 

 

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