DI ARIA E DI SABBIA

 

   

                   


                                       

 

 

                                                             

Ho appreso da poco della morte a  71 anni dello scrittore spagnolo Javier Mariàs, avvenuta nel 2022, durante il periodo della pandemia da covid, a seguito di una polmonite contratta con quella infezione.

Domani nella battaglia pensa a me, Tutte le Anime, Un Cuore così Bianco, Il Tuo Volto Domani, sono soltanto alcuni dei titoli con assonanze shakespeariane dei libri da lui scritti, che mi hanno fatto compagnia negli ultimi venti trenta anni della mia vita.

Le emozioni sono brividi di aria che lasciano tracce di sabbia sulla nostra anima come quei venti del deserto, che a volte arrivano fino a noi, quando hanno esaurito la loro forza propulsiva e l’aria torna ad essere pulita.

Parlo naturalmente delle mie emozioni, ognuno ha le sue.

In una intervista tenuta all’autore spagnolo, qualche tempo prima della sua scomparsa, Claudio Magris, afferma che il pregio principale di Mariàs consiste nel fatto che i suoi romanzi non sono la narrazione di fatti già avvenuti, bensì la descrizione di fatti che si stanno svolgendo in quel momento e di cui l’ideatore, non conosce ancora la fine. Come se, aggiungo io, il processo creativo fosse concomitante con la funzione dello scrivere, come recepire la storia dalla bocca di un oracolo.    

Di Luigi Pirandello, un acuto osservatore ha detto che egli era ossessionato dall’idea di catturare la vita nel momento stesso in cui essa viene vissuta. Egli non creava i suoi personaggi, ma li trovava, nel senso che i personaggi si presentavano a lui con le loro storie ed egli doveva semplicemente far sì che essi prendessero vita ed entrassero in scena: vedi i Sei Personaggi in cerca di autore.

La leggenda vuole che Michelangelo, di fronte al suo Mosè, preso da un accesso di entusiasmo per il capolavoro che aveva creato, prese un martello e lo batté fortemente sul ginocchio della statua, che ne porta il segno, dicendo perché non parli?  

È un fenomeno comune, quando la finzione dell’arte supera la vita ed è più vera del reale.

Noi comuni mortali possiamo solo essere estasiati nel prenderne coscienza.

 

 

 

                                                          


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