INCONTRO di Marco De Angelis

 


Caro Giuseppe,
ci siamo visti negli ultimi decenni pochi giorni l'anno. Ogni anno i nostri dialoghi, assolutamente e straordinariamente privi di convenevoli e mai banali, sono stati sempre più intensi, profondi, intimi, fin dalle prime parole.
Era un modo bellissimo di dialogare con qualcuno, ancora più speciale per il fatto che in pochi secondi ci fosse da parte di entrambi una grandissima sintonia sul tono del discorso.
Il tuo esporre le tue idee, così diretto ma sempre pacato, mi induceva a considerare con molto rispetto il tuo punto vista e a riflettere sul mio, quando non fosse lo stesso.
Ogni frase scambiata con te era come fosse parte di un dialogo, di una riflessione con la propria coscienza.
Leggendo i post di tuo padre immagino che il suo modo di ragionare, così filosofico, abbia avuto una certa influenza sul tuo.
Mi mancherai. Ma il filo rosso che ci legava, per quanto apparisse sottile per la scarsa interazione fisica, resterà sempre presente con quello che hai rappresentato.
Carissimo Leo, ti abbraccio forte e ti invito a considerarmi per qualunque necessità.

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