UN ALTRO BEL SABATO
Io lo so che nel mondo ci sono tanti uomini e donne, bambini e vecchi, sani a malati che soffrono pene tremende per le guerre insensate che altri promuovono, per fame e disastri che affliggono comunque l’umanità, eppure, mi sveglio e sono felice perché un altro giorno mi è dato di vivere, nonostante tutto, non per egoismo, perché so di essere un privilegiato, ma per il fatto insopprimibile che il desiderio di vita è più forte di ogni altra cosa.
Oggi poi è sabato e nel mio piccolo mondo, sopravvive la speranza che forse, ancora, è possibile che qualcosa accada, che ci renda tutti esenti da mali e dolori.
I nostri piccoli guai, il debito pubblico alle stelle, per il quale dovremo rispondere, da morti, di fronte alle nuove generazioni, la politica sempre più incanalata verso esiti improbabili, forse letali, con rigurgiti di odi mai sopiti, per esperienze vissute tragicamente, che ancora aspettano di essere metabolizzate, mi appaiono ben poca cosa, se confrontati al peggio che domina fuori dai nostri stretti confini.
È sabato e noi ci possiamo concedere un momento di pausa da paure ed affanni, abbandonarci ad una leggera euforia incosciente, senza dimenticare che il nostro dovere è, oltre il vivere, conservare quel briciolo di umanità che ancora ci consente di svegliaci propositivi. Ma da lunedì quando il sipario s riaprirà sullo spettacolo usato, denso di nubi e di ombre, ci impegneremo a non galleggiare soltanto.
Navigare necesse.
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