TOMBOLARE

 

                                                                           

Ah, ah! Fece Pancrazio, questa volta la risposta è facile e non si può' sbagliare, “tombolare” significa giocare a tombola ed è quello che facciamo a Colleminuccio, tutti gli anni, la sera della Vigilia di Natale, per aspettare l’arrivo di Gesù, che discende a mezzanotte.

Si, come la Befana, interferì ridendo Sebastiano, dalla cappa del camino.

Mi dispiace, disse rammaricato, Maurizio, rivolto a Pancrazio, mentre con una mano faceva cenno a Sebastiano di contenersi, questa volta hai “tombolato” anche se non è Natale, “tombolare” significa cadere in avanti, ruzzolando a capofitto, come dire fare un capitombolo, che è il sostantivo che deriva direttamente dal verbo “tombolare”.

Guarda che io, quanto a sostantivo ho fatto ben poco, sempre poca roba. Solo una volta, giocando a sette e mezzo, ho fatto saltare il banco, con un sette e mezzo legittimo. Ma quella è stata un’occasione unica, con una bella vincita sostanziosa, che non si è più ripetuta.

Maurizio ti sta dicendo, intervenne a questo punto Sebastiano, che hai sbagliato anche questa volta, ci sei andato di muso…

Vuoi dire che ho sballato? Quasi mai e sai perché? Perché sono prudente nel riprendere le carte, per intenderci, io con tre e mezzo, mi sto.

È necessario aggiungere che i volti di quelli che erano intorno al tavolo (non da gioco), si consultarono mutamente perplessi, mentre Maurizio si grattava un orecchio, fingendo di non aver sentito?

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