CREANZA

 

                                                                              

La creanza attiene alla crescita, piuttosto che alla nascita, o creazione. Le parole di Maurizio risuonarono sorde alle orecchie degli sparuti ascoltatori, ormai soltanto Pancrazio, Sebastiano, Silvana ed Oreste; Chiara sempre più lontana.

E ‘sti cazzi? Sibilò Pancrazio.

Per dirvi che chi non è dotato di buona creanza, è uno screanzato, capito Pancrazio?

Non volevo essere scortese, si giustificò quest’ultimo, è che non capivo che ca…volo ci entrava, cominciare un discorso con la creanza.

La creanza è una cosa che si acquisisce col crescere e con la buona educazione. Chi non ce l’ha da adulto, non l’acquisterà mai.

La parola deriva dallo spagnolo “criar” che significa appunto “allevare”, pur derivando a sua volta dal latino tardo “creare” con il significato proprio di “creare”, ma anche “crescere.”

Tornando allo “screanzato”, seguitò Maurizio, soffermandosi su questa parola e si guardò intorno, come a distogliere lo sguardo dall’oggetto del suo ragionamento; ne approfittò Pancrazio per insinuare a sua volta: se dici a me, mi devi guardare”.

Dico a te e dico a tutti, rispose imbarazzato Maurizio.

No, perché, insistette il desso, se dicevi a me, sbagliavi bersaglio. Io sono stato educato dai preti, in seminario, che è, la parola lo dice, il luogo dove si semina, che cosa? Tutto ciò che vi è di buono, compresa la buona educazione. Ci tenevo a farlo sapere ed ora, se qualcuno ha qualcosa da dire, lo dica adesso o taccia per sempre.

Tutti tacquero e la lezione, appena cominciata, finì nel peggiore dei modi.

Dire screanzato a me! bofonchiò Pancrazio, alzandosi per andarsene e gli altri non fecero niente per trattenerlo.

Maurizio a questo punto, alzando la voce, lo richiamò dicendo: le buone maniere non si dichiarano, si praticano e questo tuo non mi sembra il miglior modo di comportarsi.

E tu, allora? Di rimando Pancrazio; che vieni tutte le mattine a romperci l’anima con ‘ste cazzate, per rovinarci il fegato?

Non si sa chi di voi due lo sia di più, proclamò Sebastiano, che venite a beccarvi nel mio locale.

Tu stai zitto, screanzato, con il tuo mestiere, dovresti sapere che il cliente ha sempre ragione, vero Maurizio? Chiese Pancrazio.

Parole sante, affermò quegli.

Qua i santi siamo noi, proruppe, inaspettatamente, Oreste, che vi stiamo a sentire, fuori l’aria è piacevolmente fresca, l’autunno è appena cominciato, che ci facciamo qui al chiuso? 

Silvana fu la prima ad imboccare la porta.

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