INCRESCIOSO

 

                                                                      
 

Nell’aggettivo “increscioso”, che deriva dal verbo latino “increscere”, con il significato di “aumentare”, è conservato il senso originario di qualcosa che cresce, aumenta, con una notazione negativa, che si è aggiunta col tempo, in quanto questo qualcosa, da dato generico, che era all’inizio, è diventato tale, invece, da innescare una sensazione di disagio, fisico o morale, che assume dimensioni maggiori, o minori, a seconda della gravità dell’evento che lo ha generato e della sensibilità del soggetto che ne è l’autore,  volontario, o meno, per cui si avverte non solamente dispiacere, ma anche, una sgradevole forma di vergogna e riprovazione.

Questa spiegazione andava argomentando Maurizio al consesso dei suoi amici del Circolo dell’Abecedario, senza fare riferimento ad alcunché ne fosse la scaturigine.

Già il termine “scaturigine” sarebbe stato per Pancrazio, troppo ricercato, se ne avesse avuto la intuizione, ma bastò “increscioso” a metterlo decisamente di cattivo umore.

Se è successo qualcosa che ti ha fatto arrabbiare, diccelo subito e non tirare così per le lunghe, disse al suo Maestro, senza tante riverenze, se ce l’hai con qualcuno, fuori il nome e così faremo chiarezza, aggiunse con un tono alquanto risentito.

Non ti scaldare, Pancrazio, intervenne Sebastiano, conciliante, il Maestro stava soltanto facendo una lezione teorica.

Delle teorie me ne sbatto, mugugnò quello. Io sono per il parlare in faccia. Se sono io l’incomodo, sono pronto ad andarmene, ma vi avverto che non ho nulla di cui mi debba vergognare.

Questa è una tipica situazione incresciosa, riprese Maurizio, per fortuna a bassa tensione, in quanto si tratta soltanto di un malinteso. Pancrazio non ha capito che io volevo dire ben altro.

E’ perché tu parli in modo da non farmi capire. Si incaponì l’offeso. Ma io capisco lo stesso e sono in grado di dirti che così non si fa.

Qui è meglio che ci mettiamo una pietra sopra, si intromise Oreste e consideriamo chiusa la partita.

Tu le pietre le metti sopra quello che dici tu, a me non mi comandi e con te non ho nessuna partita aperta, perciò statti zitto.

Ma tu proprio oggi dovevi venire con st’increscioso? Avanzò Silvana rivolta a Maurizio, non lo vedi che non è giornata? Ne va di mezzo l’onore del nostro Circolo.

Va bene, pronunciò Pancrazio, tornato immediatamente calmo, la voce della ragione ha parlato, oggi lasciatemi perdere, sono incazzato nero. E prese il cappello per andarsene.

Guarda che non hai pagato il conto, gli disse Sebastiano.

Per questa volta, paghi tu. Io sono troppo agitato. E poi, mi rincresce, non porto soldi.

Per un attimo, Pancrazio si fermò e guardò verso Maurizio, che era intento a pulire gli occhiali che gli si erano appannati, a proposito, lo apostrofò d’impulso, “rincrescere”, significa che cresce o diminuisce? Insomma, che dovrei avere più moneta, o meno, secondo te?  

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