APRILE DAL PASSO GENTILE
Pancrazio, perché guardi il calendario?
Sto aspettando che finisca marzo.
Perché, ad aprile succede qualcosa di importante?
No, succede che è finito marzo, ad oggi mancano solo due giorni.
E allora?
Posso girare la pagina.
Tutto qui?
Qui come altrove. Chiunque abbia un calendario.
Ad aprile, comunque farà più caldo, mi potrò levare la maglia di lana e forse torneranno le rondini, a Colleminuccio non se ne vede ancora una. E poi, che vuoi? Ad aprile mi sento più leggero, mi si accendono molte fantasie e sogno l’estate, ma per fortuna è ancora lontana.
Come sarebbe a dire, per fortuna?
E, sì; non vorrei che giungesse troppo in fretta; non sono ancora pronto a godermela come si deve. Così sfoglio il calendario, sperando in aprile, che venga pian piano, con passo gentile e mi conduca, giorno dopo giorno a maggio, dove sosterò per riprendere fiato, prima di tuffarmi nel caldo di giugno. A luglio e ad agosto brucerò al sole le mie ultime forze e basta! Non voglio guardare oltre, a settembre e ottobre al paesello è ancora bello, ma dopo è tutto un mortorio!
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