DUE PICCIONI

 

                                                                             

Si sono scelti un ramo, sempre lo stesso, di un albero, esile e spoglio che è davanti al mio balcone, ma che si è abbarbicato al cielo, raggiungendo un’altezza considerevole e lassù rimangono a lungo, tutti i giorni, sempre gli stessi, a becchettarsi affettuosamente, a scambiarsi carinerie, tenerezze, incuranti del freddo e dell’umidità della stagione invernale.

Sono teneri a vedersi e si comportano con grande compostezza: che sono innamorati è evidente, che a loro interessa soltanto stare insieme, traspare dal fatto che se uno si allontana momentaneamente, l’altro subito gli vola dietro e poco dopo entrambi si ritrovano a farsi la corte, sul ramo prediletto.

Beati loro, direbbe il poeta; io penso ai disagi del clima e dell’età.

Nell’immaginazione popolare la coppia dei colombi rappresenta l’amore che c’è tra fidanzati, nella fase proprio dell’innamoramento, che è il più bello e ricco di emozioni e pensieri trepidanti.

Oltre che come messaggeri d’amore, i piccioni sono stati eletti a simbolo della Pace dal celebre quadro di Picasso, da molti Stati dopo la seconda guerra mondiale e dai Pontefici romani, i quali, tradizionalmente, usano in determinate occasioni, liberarne una coppia di colore bianco, simbolo di purezza.

A questo proposito, è accaduto anche, con una coincidenza che alimenta la superstizione, che, uno di questi voli sia finito male, perché i colombi, liberati, dal balcone dell’Angelus, come messaggio di pace dedicato all’Ucraina, nel 2014, siano stati aggrediti da gabbiani e corvi, cosa che ha fatto pensare ad una sinistra premonizione di quanto doveva succedere successivamente con l’invasione russa di quel Paese.

Ma a quale uccello fu dato da Noè il sacro compito di uscire dall’Arca, non appena si ebbe sentore che il Diluvio era terminato, al fine di volare sulla superficie delle acque e scoprire se vi fosse una terra nel nuovo mondo in cui fermarsi, per cominciare l’opera di ricostruzione, dopo la desolazione apportata con la tremenda punizione divina?

Ad un piccione, che, tornando in sede con un ramoscello d’ulivo nel becco, dette a Noè la certezza che quella terra era stata trovata ed aggiungo che, a mio avviso, anche se le scritture non lo dicono, quel colombo, si ricongiunse con la sua compagna che era rimasta nell’Arca ad aspettarlo, ed entrambi volarono colà e formarono la prima coppia che si mise all’opera col compito di ripopolare il mondo, rimasto disabitato da ogni sorta di esseri viventi, per colpa della cattiva condotta di cui aveva dato prova il genere umano, prima del diluvio.

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