ANIMELLE

 

                                                                            

Sullo Zibaldino, in questi ultimi giorni, (ultimi in ordine di tempo, non temete, non siamo all’Armagheddon), forse perché c’è stato da poco il Natale, e, si sa, a Natale ci sentiamo tutti più buoni, ma più probabilmente per il fatto che sotto una dura scorza di cinismo tutti alimentiamo del tenero a cui dare voce di tanto in tanto, si è fatto un gran parlare di anima e dintorni, argomento che a prima vista sembra niente, mentre invece è di quelli da far tremare le vene e i polsi anche ai più agguerriti pensatori.

A dare la stura è stato Lucio, con la solenne affermazione che, contrariamente a quanto vorrebbero farci credere (ma chi?), la vera identità dell’uomo è costituita, non da ossa e carne, ma da quella parte immateriale della sua natura, che non nomina, ma che altro non può essere che la parte spirituale che molti chiamano anima.

Maurizio, il più cogitabondo dei meditatori, ha subito raccolto il testimone e si è arrampicato sugli specchi per rendere comprensibile la sostanza di questo oggetto misterioso, senza riuscirci.

Stefano, la nuova recluta del Circolo, si è inserito, senza saperlo, nella diatriba, fantasiosamente coniugando l’anima con il concetto di felicità, pronubo anche un certo Pietro, messo a guardia di un cancello che dà accesso a non si sa bene che cosa.

Il tutto con la partecipazione di altri appartenenti al sodalizio, nonché di qualche oppositore, eccezionalmente ammesso alla discussione.

Ma, a guidare le danze, a guisa della Morte che giocava una interminabile partita a scacchi con il cavaliere, nel film “Il Settimo Sigillo” di Ingmar Bergman, è stato, inaspettatamente, Pancrazio, molto interessato all’argomento spirituale, proprio lui che, se gli togliete Giulia, Evelina e Colleminuccio, di spirituale ha ben poco da discettare.

Tant’è: se qualche “desocupato lector” (nel senso cervantiano, di soggetto momentaneamente a corto di prospettive più allettanti, tanto da trovare il tempo di occuparsi di bagattelle, come le nostre), volesse seguire lo svolgimento di tutta la kermesse, non deve fare altro che cliccare all’indirizzo: www.aielli.org e leggere i seguenti post:

A META’ STRADA

ANIMA

FELICITA’

PIETRO

INTIMO

SOLITUDINE 


Ho visto, disse Pancrazio rivolgendosi al suo Maestro con insolita audacia, che, hai intitolato ANIMELLE il post in cui parli invece solo di anime; pensavi forse di essere spiritoso e farci divertire con una battuta, mescolando ciò che è materiale con qualcosa che non lo è affatto.
E’ autoironia, si difese Maurizio, serve a non prendersi troppo sul serio: in fin dei conti, se parliamo dei due elementi di cui siamo fatti, la materia e lo spirito, la distanza fisica, tra l’anima, la sua sede, voglio dire e le frattaglie, non è poi tanta.
Ebbene sappi che non sono per niente d’accordo: le animelle sono una specialità della nostra tradizione artistica e culinaria e non mi piace che vengano disprezzate.

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