HIGHLIGHTS DI SETTEMBRE

 

 

                                                     

La notte fu piena di lampi, disse Pancrazio con voce ispirata, entrando nel bar subito dopo Sebastiano che aveva appena sollevato la saracinesca per aprire il locale, ma ora verranno le placide ore del giorno…

Ti sei svegliato in vena poetica, notò l’amico barista.

Tu Seba, non puoi capire…

E, invece sì, sei sulla falsariga di Pascoli.

Sbagliato, io amo i miei pastori e mai li manderei su pascoli sbagliati.

Lo vedi se capisco? Ora, però, ti sei spostato su D’Annunzio, sottolineò posatamente Sebastiano, mentre armeggiava per mettere in funzione la macchina del caffè

Stamattina non ne azzecchi una, fu la risposta alquanto piccata di Pancrazio, io non volevo fare nessun annunzio, ma solo esprimere un augurio di buon tempo…

E ci sei riuscito? Chiese ridendo Sebastiano, servendo all’amico il primo caffè della giornata, posando la tazzina sul piattino che aveva predisposto sul banco, davanti a lui e avvicinandogli la zuccheriera.

Speriamo, oggi non ho tempo da perdere; ora mi bevo ‘sto benedetto intruglio che mi hai fatto e scappo, non posso fermarmi a parlare con te.

Maurizio, appena sveglio, sorrise al ricordo del sogno che aveva appena fatto su questo duetto-battibecco, però, pensò divertito, che tipo ‘sto Pancrazio, su qualunque argomento, ha sempre l’ultima parola…

In quel momento si illuminò lo schermo del suo cellulare che cominciò a vibrare.

Pancrazio, sei tu? A quest’ora? Che succede?

Senti, Maurizio, io sto partendo, ho importanti affari da sbrigare. Appena puoi, ti potresti affacciare al Circolo, c’è Sebastiano che questa mattina mi preoccupa, dice cose strane e temo che non stia tanto bene.

A te non dovrebbe pesare molto, tanto non hai niente da fare, almeno, così puoi dare una mano ad un amico. Grazie.  

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